Continuano gli atti vandalici nella città del Porto. Costanti e sempre più numerosi attanagliano in una morsa i cittadini onesti, stanchi di subire continui sfregi. Questa volta, ignoti si sono accaniti su uno dei cestini per la raccolta dei rifiuti, collocati sul lungomare la scorsa settimana dall'amministrazione comunale. Era posizionato accanto ad una panchina, anch’essa danneggiata.

«Mi chiedo perché si lavori alla distruzione di ciò che di buono e utile si fa per l’intera comunità - afferma l'assessore all’Ambiente, Sabina Ventini - Ogni atto prodotto costa notevoli sforzi finanziari. Invito chiunque dovesse ritrovarsi ad essere testimone diretto di tali deprecabili atti ad operarsi affinché cessi questa opera di violenza nei confronti della città. Se siete testimoni di atti vandalici, denunciate. Comunicatelo alle forze dell’ordine, agli Amministratori, anche in forma anonima, ma denunciate. La città ha bisogni di gentilezza e maggior tutela da parte di tutti i Gioiesi».

A Gioia Tauro sembra che ogniqualvolta si tenti di fare qualcosa di buono, c’è chi distrugge il seminato. Negli ultimi periodi, sempre sul lungomare, si ricordano con rammarico i furti delle reti di pallavolo, la distruzione della sedia job per condurre gli invalidi a fare il bagno a mare, le barbarie perpetrate più volte contro i giochini per i bambini, poi l’imbrattamento con grasso ai danni delle panchine in piazza del marinaio, nel centro città la devastazione delle luminarie collocate nella galleria da un’associazione di volontariato, e via discorrendo. Atti vili contro l’intera comunità che, frustata e pervasa da un senso d’impotenza, chiede giustizia e che i colpevoli vengano individuati.