Il sottosegretario all'Interno replica a quanto affermato dal consigliere delegato dell'azienda produttrice di caffè che accusa le istituzioni di mancato sostegno
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«Prendo atto ancora una volta con rammarico delle dichiarazioni dell’imprenditore Matteo Tubertini, secondo il quale - a differenza di altri politici come l’ex presidente Conte - non sarei stata vicina all’azienda Guglielmo, dopo gli atti intimidatori subiti. Eppure il mio impegno non si è certo limitato alle pure immediate attestazioni di solidarietà, considerata l’importanza che l’azienda Guglielmo riveste per il territorio catanzarese e calabrese». Così il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, in risposta al consigliere delegato della Gugliemo Caffè Matteo Tubertini che ai nostri microfoni ha denunciato mancato sostegno da parte delle istituzioni e di essere stati «lasciati soli» dopo l’attentato dello scorso anno che ha seriamente rischiato di distruggere l'azienda, creando un danno di circa 1 milione e 300mila euro.
«Credo di avere assicurato un impegno istituzionale concreto che però, come è evidente, non può andare oltre ad un’azione di stimolo e di attenzione nei confronti degli organismi competenti, come ad esempio ho fatto in sede di Comitato ordine e sicurezza. Non capisco quale altro genere di vicinanza si aspetti, almeno in maniera concreta», ha continuato il sottosegretario.
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«Per intenderci: non può pensare, Tubertini, che la politica possa sostituirsi agli organismi inquirenti - magistratura e forze dell’ordine - che faranno certamente luce su quanto avvenuto nei tempi necessari all’indagine, tantomeno - ad esempio - condizionare le scelte degli organismi che, in seguito ad attente valutazioni, assegnano i livelli di scorta o decidono i risarcimenti», afferma Ferro.
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«Non conosco gli impegni assunti dall’ex presidente Conte – conclude -. Sono certa che l’imprenditore, sempre attento ai percorsi di legalità, avrà le giuste risposte che attende da parte dello Stato, sia in termini di sostegno economico per i danni subiti, che in termini di sicurezza personale e dell’attività aziendale. Su questo, in base a quanto sarà rilevato dagli organismi competenti, assicuro il massimo impegno del Viminale».