Manifestazioni di solidarietà all'Ucraina sono state organizzate in Calabria dopo l'avvio delle operazioni militari da parte della Russia. Sindacati, associazioni e movimento politici chiamano a raccolta la cittadinanza per sabato, 26 febbraio, a Catanzaro. L'appuntamento è per le 17.30 in piazza Galluppi, nei pressi della prefettura. «L'umanità al potere» è lo slogan scelto per l'iniziativa.

A Cosenza, le associazioni, i sindacati e i movimenti cittadini danno appuntamento, sempre per sabato 26 febbraio, alle 17, in piazza Kennedy. Gli organizzatori, in una nota, invitano donne, uomini, ragazze e ragazzi, famiglie «a manifestare la propria contrarietà alla guerra partecipando numerosi alla mobilitazione». 

«Ognuno per la propria parte - ha detto il sindaco Franz Caruso - possiamo dare, con determinazione e manifestando tutta la nostra contrarietà ed il nostro sdegno per ogni forma di conflitto, un modesto, ma importante contributo per riportare alla ragione chi, non rendendosi conto dell'altissimo rischio che stanno correndo gli equilibri internazionali, sta pervicacemente perseguendo obiettivi distruttivi che allontanano i processi di pace, rappresentando un pericolo per tutta l'umanità. È per questo – sottolinea Franz Caruso - che esporremo la Bandiera della Pace dal Palazzo municipale per far sentire la voce di Cosenza, città che ripudia con forza la guerra ed ogni forma di limitazione e soppressione della libertà altrui». 

Bandiere della pace nel Catanzarese

È tappezzato di "Bandiere della Pace" il territorio di Cinquefrondi, in provincia di Reggio Calabria. L'Amministrazione comunale, guidata dal sindaco, Michele Conia, in coincidenza con l'invasione dell'Ucraina da parte delle forze militari russe, ha invitato la cittadinanza «a promuovere i valori della solidarietà e della fratellanza tra tutti i popoli», esponendo in tutti i luoghi possibili la «Bandiera della Pace» o di «qualsiasi altro simbolo contro le guerre».

«La giornata di oggi - affermano, in una nota, il sindaco Conia e l'assessore alla Pace, Roberta Manfrida - è iniziata in modo drammatico. Il sorgere del sole fa da sfondo ad una realtà sopraffatta dalla guerra. Una guerra, come tutte, insensata e crudele, che non dà voce e spazio all'umanità e la mortifica in ogni suo aspetto.La storia ci insegna che, a prescindere da quali interessi siano in ballo, nelle relazioni tra Stati l'unica via da seguire è la Pace. Il dialogo e la diplomazia sono la forza tranquilla su cui si fonda l'Unione europea, ambasciatrice di pace nel mondo. È questa la forza a cui Cinquefrondi vuole dare voce»