C’è paura, e tanta, tra le persone che questa mattina a Cosenza, di buon’ora si sono messe in fila aspettando il proprio turno di vaccinazione. Prima il sollievo, per aver ricevuto la prima dose, poi la doccia fredda quando nel primo pomeriggio la notizia del ritiro di un lotto di AstraZeneca ha fatto il giro del Paese.

Rabbia e paura

«Sì, sono spaventata – racconta un'insegnante – e fa rabbia che non si siano mossi prima per bloccare quel lotto visto che già da ieri stavano venendo a galla i dubbi su quella partita di vaccini». C’è timore ma anche una punta di amarezza nelle sue parole: «Dispiace quello che è accaduto: tu sei lì che vai a vaccinarti per evitare il Covid e poi ti trovi costretto a convivere con la paura di una trombosi o di un infarto».

«I medici di famiglia ci stanno rassicurando»

Ansia e attesa si mescolano al coraggio che cercano di infondersi a vicenda quanti si trovano a vivere oggi la stessa angoscia. «Ci stiamo confortando l’uno con l’altro – racconta qualcuno – e anche i nostri medici di famiglia ci hanno detto di stare tranquilli. Ci sono persone che conosco che in altre parti d’Italia hanno ricevuto lo stesso lotto AstraZeneca e che non hanno nulla, e anche tra noi nessuno ha manifestato sintomi preoccupanti a parte qualche linea di febbre. Era ovvio che la casa farmaceutica dovesse prendere delle precauzioni e verificare per capire come stanno le cose, che altro posso dire: che Dio ce la mandi buona!».

Troppo scossi per parlare

In molti preferiscono non parlare, si dicono troppo scossi. Altri accennano qualcosa a mezza voce: «Ci sentiamo un po’ disorientati, sentiamo l'incertezza intorno a noi. Qualche medico di famiglia ha consigliato di assumere Tachipirina, altri dicono di non prendere nulla se non ci sono sintomi, ché non serve a niente. Abbiamo tutti segnato il numero da chiamare per segnalare eventuali effetti collaterali».

L'Aifa: nessun nesso con la morte del militare

L’Aifa, intanto, in queste ore ha diffuso una nota dai toni rassicuranti: il ritiro del lotto ABV2856 è stato solo per scopo precauzionale. Ad attivare i controlli immediati due decessi avvenuti in Sicilia, pochi giorni fa: vittime due militari che avevano appena ricevuto la prima dose di AstraZeneca. Per uno di loro, l’autopsia avrebbe escluso oggi un nesso tra la morte e il siero di Oxford, anche se attendono ulteriori riscontri.

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