In attesa delle comunicazioni ufficiali del Comitato tecnico scientifico (Cts) sull’utilizzo di AstraZeneca, le Asp corrono ai ripari e lo fanno in ordine sparso. I più sospendono la somministrazione della prima dose. Altre Aziende sanitarie hanno invece deciso di rinviare anche la seconda inoculazione, come Reggio Calabria.

Soltanto Vibo Valentia aveva anticipato tutti. Qui, da oltre una settimana, si somministrano Pfizer e Moderna, mentre per Astrazeneca solo i richiami, come conferma uno dei medici in servizio all’hub del palazzetto dello sport. «Stiamo attenti a sintomi particolari come consigliato dalla recente nota Aifa relativa ad eventuale sindrome trombotica trombocitopenica. Si fa qualche domanda in più. In particolare – sottolinea l’operatore sanitario – chiediamo che tipo di sintomi hanno avuto dopo la prima inoculazione e se lo riteniamo prescriviamo una consulenza specialistica. Altrimenti procediamo con la seconda dose. Per quanto riguarda invece Astrazeneca – commenta – non ne stiamo somministrando già da qualche giorno».

Il tragico decesso della 18enne ligure e altre morti sospette che potrebbero essere collegate al vaccino hanno fatto riesplodere la psicosi. In fila in attesa del vaccino diversi giovani. «Vogliamo immunizzarci, ma per il momento preferiamo evitare l’AstraZeneca», dicono. Intanto lunedì il presidente facente funzioni della Regione CalabriaNino Spirlì ha convocato l’unità di crisi per decidere come riorganizzare la campagna vaccinale in Calabria anche alla luce delle comunicazioni del Cts attese nelle prossime ore