Il Gup del Tribunale di Roma ha rinviato a giudizio Mario Occhiuto nell'ambito dell'inchiesta condotta dal pm capitolino Alberto Galanti, per associazione a delinquere transnazionale. Al centro delle indagini i rapporti tra il sindaco di Cosenza, l'ex ministro per l'ambiente Corrado Clini e la sua compagna Martina Hauser, componente della giunta di Palazzo dei Bruzi nella prima fase della consiliatura guidata dall'architetto, inaugurata nel 2011.

Il teorema dell'accusa

Secondo il teorema dell'accusa, Mario Occhiuto nell'ambito della presunta organizzazione illecita promossa da Clini, avrebbe avuto un duplice ruolo: in qualità di architetto, titolare della Oltrestudio e del Moa, avrebbe ricevuto ingenti finanziamenti per realizzare progetti esteri cofinanziati dal Ministero dell’Ambiente, in cui Corrado Clini ha rivestito le funzioni di Direttore Generale, prima di assumerne la guida nel Governo Monti, a partire dal novembre 2011.

Gli incarichi in Cina

Occhiuto, in particolare, ha realizzato il padiglione italiano dell’expo di Shangai e la sede di Pechino del Ministero dell’Ambiente. Questi incarichi, secondo la ricostruzione dei magistrati, gli sarebbero stati affidati senza alcun bando ad evidenza pubblica, dallo stesso Clini e da Massimo Martinelli, altra persona indagata, coordinatore del programma SICP, il Sino-italian cooperation program. In qualità di amministratore poi, Occhiuto avrebbe nominato assessore della sua prima giunta comunale proprio Martina Hauser.

L'ingresso a Palazzo dei Bruzi

Secondo i magistrati tale nomina assumerebbe i profili della corruzione, poiché sarebbe stata determinata dalla compartecipazione di Occhiuto all’associazione a delinquere ed avrebbe consentito al sindaco di stipulare successivi accordi tra il Comune di Cosenza ed il Ministero dell’Ambiente, tra i quali quello riguardante la Promozione di progetti comuni finalizzati all’analisi, riduzione e neutralizzazione dell’impatto sul clima del Comune di Cosenza con l’obiettivo di realizzare un modello di Comune sostenibile.

I reati contestati

Mario Occhiuto è difeso dall'avvocato Nicola Carratelli. A carico delle persone coinvolte nell'inchiesta contestati, a vario titolo, i reati di corruzione, abuso d’ufficio, turbativa d’asta, peculato. Il processo inizierà il 3 novembre prossimo.

 

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