La Sua prepara un nuovo appalto dopo le sentenze di Tar e Consiglio di Stato che hanno annullato quello già bandito e vinto. Per ora non resta che l'autogestione. Dettate le linee guida per uniformare le procedure di valutazione del risarcimento del danno
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Si andrà in autonomia. Così ha deciso la Regione che, dopo aver rimediato una sconfitta al Tar e un’altra al Consiglio di Stato, ha nei fatti delegato le aziende sanitarie e ospedaliere calabresi a procedere in regime di autogestione sul delicato fronte della copertura assicurativa. È il dipartimento Tutela della Salute ad aver redatto le linee guida a cui tutti gli enti del servizio sanitario dovranno uniformarsi nella gestione dei sinistri per responsabilità medica.
Scelta obbligata
La scelta quasi obbligata è arrivata già all’indomani della sentenza del Consiglio di Stato che, confermando la pronuncia del Tar Calabria, ha annullato la gara indetta della Regione e affidata alla AmTrust Assicurazioni. Contro l’aggiudicazione aveva proposto ricorso la Berkshire Hathaway International Insurance Limited che è riuscita ad incassare la duplice vittoria costringendo la stazione unica appaltante a ripetere la gara.
Autogestione
Ciò è stato deciso lo scorso dicembre ma in considerazione dei lunghi tempi richiesti ai fini della predisposizione di una nuova procedura d’appalto, il dipartimento Tutela della Salute ha convenuto con le aziende la necessità di procedere in regime di «auto-ritenzione del rischio» per la gestione autonoma dei sinistri per responsabilità civile e professionale.
Il comitato di valutazione
Sarà ciascuna azienda ad occuparsi delle delicate attività di valutazione delle richieste risarcitorie attraverso l’istituzione di un comitato di valutazione sinistri «un organismo di natura collegiale, multidisciplinare, consultivo, che esamina e valuta le richieste di risarcimento danni in materia di responsabilità sanitaria e di responsabilità civile» si legge nelle linee guida di recente approvate con dca dal commissario ad acta.
Il nodo personale
Le aziende sono chiamate ad approvare un apposito regolamento interno ma resta in nodo del personale da destinare ad una ulteriore e delicata attività. La Regione per il momento ci ha messo una pezza precisando che «che l’eventuale fabbisogno di personale, necessario per la gestione dei sinistri nelle aziende del servizio sanitario regionale in regime di auto-ritenzione del rischio da responsabilità civile e professionale, verrà valutato in sede di aggiornamento dei piani assunzionali per l’anno 2023».