Assunzione di personale sanitario, a tempo determinato o per sostituzioni, ma senza utilizzare le graduatorie degli idonei che hanno superato il concorso pubblico. È la denuncia del Si Cobas Calabria che parla di irregolarità commesse nelle Asp di Cosenza e Crotone, che avrebbero assunto nuovo personale usando, invece che le graduatorie di idonei, gli avvisi Covid, quelli utilizzati per reclutare operatori sanitari in tempi brevissimi durante l’emergenza.

L’Asp di Cosenza, sostiene il sindacato, avrebbe reclutato recentemente 7 operatori socio sanitari dalla propria graduatoria covid, chiamando gli interessati al telefono per chiedere se fossero disponibili immediatamente per un’assunzione a tempo determinato. I contratti proposti arriverebbero fino a 12 mesi.

«C'è una graduatoria OSS dell'Annunziata di Cosenza con 150  persone che attendono ancora un posto di lavoro e l’Asp di Cosenza nonostante la circolare, nonostante la sentenza della Cassazione continua imperterrita a violare le direttive e la legge - si legge nella nota firmata dal coordinatore regionale del Si Cobas Calabria Roberto Laudini - Noi ci chiediamo come si possa permettere un abuso così evidente di soldi pubblici in una regione che ancora è commissariata a livello sanitario».

Per le assunzioni a tempo determinato e le sostituzioni del personale mancante, spiegano dal sindacato, le Aziende Sanitarie hanno l’obbligo di scorrere le graduatorie attive, se presenti, e anche la Corte di Cassazione si è pronunciata sulle modalità di reclutamento nella Pubblica Amministrazione, oltre ad una circolare sull’utilizzo delle graduatorie del Dipartimento Salute della Regione Calabria. Ed è proprio alla Regione che il Sindacato si rivolge: «Chiediamo al presidente Occhiuto di vigilare ed intervenire immediatamente su questi abusi. La Calabria ha bisogno di stabilità non di precariato utile solo a portare voti e soldi nelle tasche delle persone sbagliate».