Dopo lo sbarco e le operazioni di identificazione verranno trasferiti in altre regioni. L'ong tedesca è intervenuta nel Mediterraneo per soccorrere un gommone e ha raccontato di aver subito minacce dalla Guardia costiera libica
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È arrivata al porto di Vibo Marina la nave Sea-Eye 4 con a bordo 48 migranti, tratti in salvo mentre navigavano su un gommone nel Mar Mediterraneo. Sulla nave dell'omonima ong tedesca anche le quattro salme dei migranti deceduti dopo essere finiti in acqua, che verranno trasferite nel cimitero di Bivona. I profughi sono originari da vari Paesi dell'Africa, nonché del Libano e della Siria. Ci sono anche bambini.
L'ong tedesca era intervenuta l'altro ieri dopo la segnalazione di Alarm Phone di una imbarcazione con persone in acqua, ma «la Guardia costiera libica - ha raccontato Sea Eye - ha dato istruzioni via radio alla Sea Eye 4 di allontanarsi dalla scena altrimenti sarebbero stati attaccati. Mentre la Guardia costiera libica cercava di tirare fuori le persone dall’acqua, il gommone si è staccato dalla nave. La gente è fuggita e durante il tentativo di fuga, alcune persone sono cadute in acqua e sono state salvate dal team della ong». L'equipaggio ha quindi trovato anche quattro cadaveri nel gommone.
Alla Sea-Eye è stato assegnato il porto calabrese ove condurre i migranti, non prima di una deviazione con fermata a Lampedusa dove è sbarcata una donna incinta bisognosa di cure mediche. Questo pomeriggio l'arrivo a Vibo e le operazioni di sbarco per i 48 migranti che, dopo le procedure di identificazione, saranno trasferiti in centri di accoglienza di altre regioni - in particolare, in Molise e Umbria. Sul posto a seguire tutte le operazioni forze dell'ordine e personale sanitario, oltre alla protezione civile e volontari. Ci sono anche il sindaco di Vibo, Maria Limardo, e il nuovo parroco di Vibo Marina, monsignor Vincenzo Varone. Le condizioni dei migranti, alcuni dei quali sono bambini, sono giudicate complessivamente buone.