Si è rivelato fondamentale il ruolo svolto dall'ispettorato Nazionale del Lavoro nelle indagini, coordinate dalla Procura di Roma, che hanno condotto all'arresto dell'imprenditore romano Luca Gallo - tra l'altro noto per essere il presidente della Reggina Calcio - gravemente indiziato di autoriciclaggio e omesso versamento di imposte. Lo scrive l'Inl.

L'attività ispettiva è durata diversi anni ed ha coinvolto tutti gli Ispettorati Territoriali d'Italia - attraverso anche vigilanze nazionali coordinate dalla competente Direzione Centrale Tutela - che hanno operato in sinergia con i colleghi dell'Inps e con la GdF.

Il gruppo M&G è stato complessivamente oggetto di 2.680 accessi ispettivi, compresi quelli effettuati presso le aziende utilizzatrici della manodopera fornita dalle società del gruppo, nella quasi totalità risultati irregolari. L'Ispettorato Nazionale del Lavoro, accertata la portata dello schema illecito disegnato, non ha mai smesso di monitorare le vicende societarie relative al transito della manodopera in nuove società costituite con le medesime finalità.

Circa 1.200 le violazioni riscontrate, di natura sia amministrativa che penale. Gli ispettori - spiega l'Inl - hanno contestato illeciti che spaziano dalle violazioni in materia di rispetto dell'orario di lavoro al mancato rispetto degli obblighi retributivi; dalla mancata consegna della prescritta documentazione lavoristica al lavoro nero.

Ma è sui fenomeni interpositori che le contestazioni sono state le più numerose, sotto il profilo sia amministrativo che penale. Parliamo di circa 1260 violazioni, 330 delle quali di carattere penale (per il fenomeno della somministrazione fraudolenta). 450 le violazioni penali complessivamente rilevate, comunicate all'autorità giudiziaria.

Tra le fattispecie di reato rilevate, accanto alla somministrazione fraudolenta di manodopera, emergono anche violazioni di norme in materia di sicurezza sul lavoro, truffa, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. L'accertamento dell'Inl ha smascherato lo schema abusivo dello svolgimento di attività di somministrazione di manodopera, che si sarebbe avvalso illecitamente dell'istituto dell'appalto di servizi alle imprese, ovvero del ricorso alla certificazione dei contratti effettuata da soggetti non legittimati. Le società appartenenti al gruppo sarebbero, così, riuscite a fornire manodopera a costo ridotto, creando importanti omissioni contributive nei confronti dell'Inps e conculcando i fondamentali diritti retributivi dei lavoratori.