I rappresentanti della maggioranza al Comune di Reggio Calabria definiscono «inaccettabile» il tentativo di mettere in dubbio l’esito delle elezioni
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
«Vile ed inaccettabile il tentativo della destra reggina di speculare sulla vicenda giudiziaria che ha riguardato singole circostanze in occasione della scorsa tornata elettorale delle amministrative. Come ha specificato più volte ed in maniera chiara anche il procuratore Giovanni Bombardieri, nel corso della conferenza di presentazione dell'inchiesta, l'indagine della Procura non riguarda l'impianto delle elezioni e quindi non ne mette in discussione l'esito. Quelli contestati dagli investigatori, che ringraziamo per il prezioso lavoro, sono fatti singoli e circostanziati, che riguardano specifiche situazioni da approfondire ed accertare». Lo dichiarano, in una nota, i rappresentanti provinciali delle forze politiche che compongono la maggioranza al Comune di Reggio Calabria (Partito Democratico - Articolo 1 - Italia Viva - A Testa Alta - Partito Socialista Italiano - Sintesi - Reset - Svolta - Primavera Democratica - Innamorarsi di Reggio).
Ieri la controparte, ovvero la classe dirigente del centrodestra reggino, aveva pubblicato un comunicato in cui chiedeva le dimissioni dell'intera giunta Falcomatà.
«Se all'esito degli sviluppi giudiziari – prosegue il comunicato del centrosinistra reggino - le circostanze descritte dovessero corrispondere al vero, sarebbero certamente gravi e noi saremo i primi ad evidenziare eventuali responsabilità ma è inaccettabile che in nome di una vicenda specifica si possa mettere in discussione l'esito elettorale, che ha evidenziato una vittoria netta e cristallina, con una percentuale di scarto del 17% sul principale sfidante ed ancora superiore su tutti gli altri, del Sindaco Falcomatà e della compagine oggi alla guida di Palazzo San Giorgio, oltre che una pesante bocciatura della proposta politica della destra a trazione leghista».
«Peraltro - conclude la nota - ci sarebbe da sottolineare da che pulpito viene la predica, una destra che ha causato in città enormi guasti economici e morali per i quali i reggini, che ne stanno ancora pagando le conseguenze, attendono ancora pubbliche scuse. La stessa destra che oggi sembra totalmente ostaggio di una sorta di sindrome di Trump, e che invece di interrogarsi sulle motivazioni della pesante sconfitta, si limita al tentativo di mettere in discussione l'esito elettorale. Il centrosinistra, unito e compatto, oggi respinge al mittente le vili insinuazioni sollevate dai partiti di minoranza. Le vicende processuali, che hanno già prodotto la sospensione del consigliere indagato, faranno il loro corso. Intanto la politica, con buona pace di chi ha perso le elezioni, deve occuparsi del mandato che le è stato affidato dai cittadini».