Un vero e proprio terremoto quello che ha coinvolto, questa mattina, l'ospedale di Locri: è in corso una vasta operazione dei finanzieri del Gruppo Locri che coinvolgerebbe decine e decine di indagati.

I reati contestati sono corruzione e falso in atto pubblico commessi dal pubblico ufficiale: sono in corso in questi minuti perquisizioni e sequestri di materiale informativo presso gli uffici anche all'ospedale di Locri e presso alcuni degli indagati. Il blitz condotto dal Gruppo Locri della Guardia di Finanza avrebbe portato a fermi e altre misure restrittive anche nei confronto di un primario, medici e professionisti della zona

Leggi anche

Arresti ospedale di Locri: ai domiciliari il primario di psichiatria, in carcere il suo vice

Secondo le prime indiscrezioni, tra i professionisti coinvolti nel blitz di questa mattina della Guardia di finanza ci sarebbe Antonio Bombara, primario del reparto di Psichiatria. Sarebbe lui uno degli undici destinatari delle misure cautelari: il professionista, operante nell'ospedale di Locri presso il reparto di Psichiatria, sarebbe stato posto ai domiciliari. Insieme a lui, è stato arrestato in carcere il suo vice, Filippo Lascala, dirigente dell'Asp di Reggio Calabria e vice primario del reparto di Locri.

Blitz all'ospedale di Locri, il comunicato della Guardia di Finanza

Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Locri, diretta da Giuseppe Casciaro, stanno dando esecuzione ad un provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Locri che dispone l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 11 soggetti.

In particolare, con il provvedimento in parola la citata Autorità Giudiziaria ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti di un dirigente medico in servizio presso l’ospedale di Locri, la detenzione domiciliare nei confronti di un primario, l’obbligo di firma nei confronti di 3 indagati – tra cui due avvocati – e l’interdizione dall’esercizio della professione nei confronti di 5 medici e 1 avvocato, per 12 mesi. Sono, inoltre, in corso numerose perquisizioni personali e locali, anche presso l’ospedale di Locri.

Terremoto all'ospedale di Locri, 90 indagati per corruzione e falso

Nell’ambito del procedimento, che attualmente verte nella fase delle indagini preliminari, risultano indagati, a vario titolo e fatte salve successive valutazioni in merito all’effettivo e definitivo accertamento della responsabilità, complessivamente 90 soggetti – tra i quali medici, avvocati, tecnici di laboratorio e altri pubblici ufficiali – per i reati di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e falsità ideologica del pubblico ufficiale in atti pubblici, commessi in Locri e in altri comuni della provincia di Reggio Calabria nel periodo compreso tra il 2021 ed il 2022.

Il provvedimento cautelare in rassegna scaturisce da complesse indagini che avrebbero consentito di disvelare l’esistenza di un articolato sistema illecito volto al rilascio di falsi certificati medici finalizzati, tra l’altro, a giustificare la mancata partecipazione ad udienze da parte di imputati di gravi reati, ad accedere a benefici assistenziali non dovuti o ad ottenere rimborsi assicurativi non spettanti, inabilità temporanee al servizio ovvero indebiti trasferimenti per motivi di studio e lavoro.

Denaro e altri regali in cambio di certificati sanitari, l'accusa della Guardia di Finanza

In particolare, da quanto emerso dalle indagini svolte dai finanzieri del Gruppo di Locri, il rilascio da parte di alcuni indagati di certificazioni sanitarie attestanti diagnosi non corrispondenti alla realtà sarebbe avvenuto dietro la pattuizione di somme di denaro o di altre utilità.