NOMI-VIDEO | Minori impiegati per l'attività di spaccio di droga e anche come vedette per il controllo del territorio. Durante le attività investigative è emerso come gli indagati avessero anche installato sistemi di videosorveglianza per controllare capillarmente il territorio (ASCOLTA L'AUDIO)
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Le attività investigative - che hanno condotto questa mattina ad una operazione congiunta della squadra mobile e della compagnia carabinieri di Catanzaro - hanno avuto inizio nel settembre 2016 a partire da un sequestro di droga. Due i filoni investigativi seguiti da polizia e carabinieri che hanno portato però ad individuare gli stessi soggetti accusati oggi di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, furto, ricettazione ed estorsioni.
A capo dell'associazione due famiglie di etnia rom che monopolizzavano l'approvvigionamento e lo spaccio al dettaglio di cocaina all'interno del fortino di viale Isonzo nel quartiere sud di Catanzaro. Le due famiglie controllavano capillarmente il territorio attraverso vedette e sistemi di videosorveglianza.
«L'operazione di oggi verte su un'associazione a delinquere con epicentro nella città di Catanzaro - ha dichiarato il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri. - Famiglie fastidiose perché condizionano la quotidianità della città e attivi soprattutto nella distribuzione al dettaglio di droga anche nei comuni limitrofi. Sono fastidiosi perché in modo sistematico rubano macchine imponendo il cavallo di ritorno, vendono droga ai minori ed utilizzano anche minori nell'attività di spaccio».
Arresti a Catanzaro, la droga dalla Puglia
Durante la conferenza stampa è emerso come il principale canale di approvvigionamento di droga fosse la Puglia sfruttando un cittadino albanese dedito al trasporto della droga a Catanzaro che poi veniva occultata in campagna prima di contrattare il prezzo. «Si tratta di una operazione che riguarda il quotidiano - ha chiarito ancora il procuratore Gratteri - spesso sento persone lamentarsi per l'angoscia della macchina rubata o per la droga venduta anche in pieno giorno, di interi quartieri sotto il pieno controllo di due famiglie che sistematicamente vivevano vendendo droga. Pur avendo obblighi di dimora, o arresti domiciliari continuavano imperterriti in queste attività».
Arresti a Catanzaro, i nomi
In carcere
Carmine bevilacqua
Fabio Bevilacqua
Romina Veronica Di Cataldo
Cosimo Bevilacqua
Gianluca Bevilacqua
Francesca martelli
Isa Garujia
Donato Bevilacqua
Marco Passalacqua
Ai domiciliari
Fiore Bevilacqua
Silvana Pereloque
mirco bevilaqua
Antonieta Passalacqua
Mirko Passalacqua
Antonio Bevilacqua
Cosimo Passalacqua
Franco Passalacqua
Graziella Passalacqua
Francesco Bevilacqua
Ubaldo Codamo
Stefano Bevilacqia
Luciano Abruzzese
Giancarlo Novelli procuratore aggiunto
La giornata odierna è stata anche l'occasione per presentare alla stampa le nuove funzioni del procuratore aggiunto, Giancarlo Novelli, applicato alla Dda con il coordinamento della città di Catanzaro: «Approfitto di questa conferenza stampa - ha dichiarato - per ringraziare il procuratore per la fiducia che mi ha voluto dare accordandomi questo nuovo incarico che cercherò ovviamente di ripagare con tutte le energie».