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La droga giungeva a Cosenza anche all’interno di ovuli occultati nel corpo dei corrieri. Un metodo, normalmente adottato alle frontiere per sfuggire ai controlli doganali, mai riscontrato prima in città. Fiumi di eroina, cocaina, hashish e marijuana pronti ad invadere il mercato. Vasta e variegata la platea degli assuntori: avvocati, professionisti, impiegati di banca.
Addirittura pensionati che utilizzavano la sostanza stupefacente come stimolatore sessuale. E naturalmente anche tossicodipendenti i quali poi diventavano pusher a loro volta per pagarsi la dose. Una rete capillare e radicata, smantellata dall’azione sinergica di polizia e guardia di finanza, sotto il coordinamento del procuratore capo Mario Spagnuolo, dell’aggiunto Marisa Manzini e del sostituto Giuseppe Cozzolino.
I dettagli delle due distinte operazioni denominate “Oberdan” e “Ovuli Itineranti” sono state rese note nel corso di una conferenza stampa. Sette le persone arrestate dalla squadra mobile. Cinque sono finite dietro le sbarre. Si tratta di Daniele Perri, Enrico Toscano, Alberto Prisco e Salvatore Muoio tutti di Cosenza e di Pietro Lepiane di Marano Marchesato.
Arresti domiciliari invece per Francesco e Carmelo Giuseppe Perri, rispettivamente padre e fratello di Daniele per il quale invece si sono aperte le porte del carcere. Centrale il ruolo della famiglia Perri, punto di riferimento della clientela, ubicato appunto in Via Oberdan nel centro storico cittadino.
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La guardia di finanza ha invece notificato un’ordinanza di custodia ai domiciliari per Gianluca Maestri di Zumpano e tre obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria per Roberto Laratta di Rende e per Jonathan Bianchino e Andrea Librandi di Cosenza. Contestati anche i reati di usura, estorsione e incendio.
Il duro monito del procuratore Spagnuolo: «Città galleggia su mare di droga»
«Cosenza galleggia su un mare di droga – Parole molto severe quelle utilizzate dal procuratore capo Mario Spagnuolo - Si vende droga ovunque, con una capillarità che rende questa città unica rispetto alle altre della regione. Dalle indagini - ha aggiunto il magistrato - abbiamo contezza del fenomeno e possiamo affermare che purtroppo a Cosenza è in aumento l'utilizzo dell'eroina e di droghe sintetiche, non solo tra giovani, o gente proveniente da contesti sociali difficili, ma anche da parte di professionisti e pensionati».
Cocaina usata da pensionato per stimolare prestazioni sessuali
Durante le perquisizioni operate dalle forze dell’ordine contestualmente alla notifica dei provvedimenti restrittivi emessi dal Gip del tribunale di Cosenza, sono stati anche rinvenuti e sequestrati tre panetti di hashish, piantine di marijuana e bilancini di precisione. «Gli assuntori sono diversi - ha riferito il capo della squadra mobile, Fabio Catalano - Ci sono professionisti e pensionati. In particolare, abbiamo riscontrato l'acquisto di cocaina da parte di un pensionato che avrebbe utilizzato la sostanza stupefacente per migliorare le proprie prestazioni sessuali».
Ovulatori sfruttati, compenso esiguo per i corrieri della droga
Le modalità di occultamento in ovuli dell’eroina, sono state illustrate dal capitano Angelo Giammarini, comandante della compagnia di Cosenza della Guardia di finanza: «Questi soggetti ingerivano la sostanza stupefacente a Casal di Principe e la trasferivano a Cosenza. Si tratta di persone sfruttate dai membri dell'organizzazione. Venivano ripagate con un compenso esiguo corrisposto solo se la sostanza stupefacente arrivava a destinazione».
Salvatore Bruno