Quella messa a segno dai carabinieri, con il coordinamento del procuratore Mario Spagnuolo e del sostituto Antonio Bruno Tridico, denominata Gipsy Village, è la terza operazione di contrasto all'odioso fenomeno del cavallo di ritorno, tornato ad alimentarsi prepotentemente nelle ultime settimane, dopo il lockdwon, con una escalation di denunce per auto rubate in tutta l'area urbana cosentina.

Settecento auto rubate nel 2018

L'attenzione dei militari e della magistratura è da tempo concentrata sulle attività criminali organizzate da gruppi di etnia rom con base nel villaggio di Via degli Stadi. L'obiettivo è porre un freno al furto di veicoli. Nel 2018 ne sono state rubate 700. Anche grazie agli arresti delle operazioni Scacco al cavallo, nel 2019 il numero è sceso a circa 500. Ma resta alto.

Le auto preferite dai ladri

«Sono in particolare le utilitarie a richiamare l'interesse di questi ladri - spiega Piero Sutera, comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza - Ed i furgoni commerciali. Ma qualche volta vengono trafugati anche modelli di maggiore valore». Chi rifiutava di pagare, veniva punito.

Smontate e poi date alle fiamme

«Il gruppo criminale, se non riusciva ad incassare la tangente - afferma il comandante della compagnia carabinieri di Cosenza Giusepe Merola - procedeva a smontare i pezzi principali da rivendere al mercato nero. Poi dava alle fiamme la carcassa per evitare ai proprietari di poter tornare in possesso del veicolo, anche se con elementi mancanti». La voce dei due militari al microfono del nostro network: