Beccato dopo avere appena rubato un autoradio, non solo ha tentato di aggredire i poliziotti, ma gli ha anche sputato addosso mettendoli a rischio contagio da Coronavirus. Ecco perché ora il sindacato Fsp chiede che il pregiudicato venga sottoposto a tampone o che questo venga effettuato ai militari raggiunti dagli sputi.

 

Protagonista della vicenda Gianluca Pirroncello, 33 anni, già noto alle forze dell’ordine beccato dagli agenti di Polizia della Questura di Catanzaro il giorno di Pasquetta dopo avere commesso un furto. Ricevuta una telefonata alla centrale operativa con la quale veniva segnalato un uomo che aveva forzato lo sportello di una peugeot 296 e ne aveva asportato l’autoradio nel quartiere Corvo di Catanzaro, due pattuglie si sono precipitate sul posto. Pirroncello si è dato alla fuga, ma è stato bloccato da una pattuglia del Commissariato della Polizia di Stato di Catanzaro Lido giunta in ausilio dei colleghi.

 

L’uomo, che nel frattempo si era liberato della refurtiva, si è scagliato addosso agli agenti venendo poi immobilizzato e arrestato. Ma anche all’interno della volante il pregiudicato, addosso al quale sono stati trovati una forbice e una torcia, ha continuato ad aggredire gli agenti tanto da sfondare un finestrino minacciando di morte i militari. Per calmare l’uomo i poliziotti sono stati costretti ad usare lo spray urticante.

 

Ed è proprio in questi concitati momenti che sarebbero arrivati gli sputi. Per il segretario del Fsp Giuseppe Brugnano effettuare i tamponi al pregiudicato e ai poliziotti è «una tutela necessaria, dal momento che nessuno conosce le condizioni di salute della persona arrestata e occorre tutelare i poliziotti e le loro famiglie».

 

«Siamo davanti – dichiara Brugnano – al più classico episodio che mette a nudo tutte le difficoltà operativa delle forze dell’ordine durante questa fase di emergenza. Abbiamo bisogno di tutele e attenzioni e ci auguriamo di essere ascoltati, affinché possano escludersi conseguenze per gli operatori di Polizia. Da tempo, abbiamo ribadito la necessità di sottoporre le forze dell’ordine ai test necessari, considerata l’alta esposizione al contagio a cui siamo sottoposti».