VIDEO | Già destinatario di un provvedimento di confisca beni, il 51enne è stato già coinvolto anche in due operazioni scattate nel Reggino
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È stato arrestato nei giorni scorsi Saverio Laganà, 51 anni, latitante ricercato dal luglio scorso perchè destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. La cattura è il risultato di articolate attività d’indagine, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi e condotte dal personale del Commissariato subito dopo il tentato omicidio ai danni di un soggetto pluripregiudicato, avvenuto lo scorso mese di maggio in una piazza di Seminara.
Gli agenti della Polizia di Stato hanno individuato l’uomo all’interno di un vano ubicato nel sottoscala della propria abitazione, il cui ingresso era occultato da un armadio a muro dotato di guida scorrevole.
Il latitante, più volte sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale e già destinatario di un provvedimento di confisca di diversi beni immobili per un valore complessivo di circa 500mila euro, pregiudicato per i reati di detenzione e porto illegale di arma da fuoco, detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, era già noto alle Forze di Polizia quale elemento di spicco di una cosca di ‘ndrangheta operante in quel territorio.
Il cinquantunenne infatti è stato coinvolto in due importanti operazioni di polizia giudiziaria: nella prima, convenzionalmente denominata Topa dal nome di una località reggina, è stato appurato come l’uomo avesse fatto parte di un’associazione per delinquere di stampo mafioso infiltrata nell’ambito delle elezioni amministrative del Comune di Seminara del 2007; dalla seconda operazione, Artemisia, è emerso il profilo criminale dell’arrestato quale parte attiva nella faida tra le cosche di ‘ndrangheta operanti in Seminara, nonché la partecipazione ad un omicidio avvenuto nel 2007. L'uomo è stato trasferito nel carcere di Palmi.