Il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, è stato arrestato dalla Guardia di Finanza nell'ambito di un inchiesta della procura di Paola per reati societari e bancarotta. Secondo quanto si apprende, la squadra ligure non è coinvolta nelle indagini. Ferrero è stato trasferito in carcere, mentre per altre 5 persone sono stati disposti i domiciliari.

Tra gli arrestati anche Giorgio e Vanessa Ferrero, rispettivamente nipote e figlia di Massimo Ferrero che sono finiti agli arresti domiciliari. 

Nove le persone coinvolte

Sono nove le persone coinvolte complessivamente nell’inchiesta della Procura di Paola che ha portato in carcere Massimo Ferrero, presidente della squadra di calcio della Sampdoria e noto imprenditore. Con lui sono coinvolti anche la figlia e il nipote, finiti agli arresti domiciliari.

In particolare, ai domiciliari si trovano: Vanessa Ferrero, 48 anni, figlia di Massimo; Giorgi Ferrero, 41, nipote del presidente; Giovanni Fanelli, 53 anni, di Potenza; Aniello Del Gatto, di Torre Annunziata, 55, residente ad Acquappesa. A questi si aggiungono altri quattro indagati, tutti residenti a Roma e sottoposto oggi a perquisizione.

Crac di quattro società

Secondo quanto trapela, al centro dell’indagine ci sarebbe un investimento di Ferrero in provincia di Cosenza, nel comune di Acquappesa, che avrebbe portato al fallimento dell’azienda. Si tratterebbe di un complicato sistema che avrebbe portato il patron blucerchiato a vedersi contestare i reati di bancarotta e altri reati fiscali. Ferrero è stato arrestato a Milano e portato nel carcere di San Vittore per il crac di 4 società nel settore alberghiero, turistico e cinematografico. Le società, da quanto si è appreso, sono state dichiarate fallite qualche anno fa. 

I legali di Ferraro: «Lo stanno trattando peggio di Totò Riina»

«Lo stanno trattando peggio di Totò Riina». Così l'avvocato Pina Tenga, difensore di Massimo Ferrero. «Abbiamo fatto istanza alla Procura di Paola - prosegue la penalista - per chiedere che Ferraro possa essere trasferito a Roma per presenziare alla perquisizione e all'apertura di una cassaforte».

Arresto Ferrero, 35 i capi d’imputazione

Tra le accuse anche la distruzione di documenti contabili. Le indagini condotte dalla Guardia di finanza di Paola. Al centro il fallimento di quattro società che avevano sede proprio nel Tirreno cosentino