L’uomo è finito ai domiciliari in un’inchiesta in cui sono coinvolte 16 persone. Secondo l’accusa avrebbe anche favorito la prostituzione di diverse donne straniere (ASCOLTA L'AUDIO)
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Un agente della polizia locale di un comune della Presila catanzarese è stato arrestato e messo ai domiciliari. Insieme ad un 53enne da poco trasferitosi nel bolognese, è accusato, in collaborazione con altre persone, di aver spacciato sostanze stupefacenti, compiuto estorsioni, favorito la prostituzione di una serie di persone straniere fornendo in affitto un appartamento di sua proprietà e aiutando le prostitute in servizi di trasporto e altro. Secondo l’accusa si sarebbe assentato dal servizio anche con la copertura di altri dipendenti comunali e centinaia sarebbero le ore di servizio contestate. Allo stato sono 16 le persone indagate.
L’agente di polizia locale avrebbe anche simulato un incidente stradale con altro veicolo per ottenere un risarcimento, incidente che invece è risultato essere autonomo. Il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari.
I due sono stati arrestati dai militari della stazione di Pentone, coadiuvati dai colleghi della stazione di Bologna Ruffillo che hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della locale Procura.
Sono numerosissime le attività criminali, secondo quanto riferito dai carabinieri, che vengono contestate ai vigile urbano 48enne. Il vigile urbano arrestato è in servizio nel comune di Fossato Serralta, centro in cui risiede la gran parte dei 16 indagati. I carabinieri, in relazione alle contestazioni mosse al vigile urbano, parlano di attività di spaccio di droga, in particolare di marijuana e cocaina , svolta, oltre che nella stessa Fossato Serralta, a Catanzaro, Marcellinara, Stalettì e Sellia Marina.