L'operazione aveva rilevato l’esistenza di una pluralità di associazioni per delinquere operanti sul territorio nazionale nel settore della raccolta del gioco e delle scommesse
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In esito alle indagini condotte dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria con il determinante supporto del Servizio Centrale I.C.O. di Roma e del II Reparto del Comando Generale del Corpo, in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, è stata data esecuzione – in Montenegro – al mandato di arresto internazionale emesso dal Tribunale di Reggio Calabria nei confronti di Ivana Ivanovic.
Il soggetto si era sottratto al provvedimento di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria lo scorso 12 novembre – in relazione al quale era stata emessa successiva Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere da parte del Giudice per le Indagini Preliminari di Reggio Calabria – nell’ambito dell’operazione denominata “Galassia” condotta dal Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Reggio Calabria e dallo Scico con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, che aveva rilevato l’esistenza di una pluralità di associazioni per delinquere operanti sul territorio nazionale nel settore della raccolta del gioco e delle scommesse con i marchi “Planetwin365”, “Betaland” ed “Enjoybet” le quali, in rapporto con la ‘ndrangheta, da un lato avevano consentito a quest’ultima di infiltrarsi nella propria rete commerciale e di riciclare gli imponenti proventi illeciti, dall’altro avevano tratto esse stesse significativo supporto per l’ampliamento della propria rete commerciale e per la distribuzione capillare del proprio marchio sul territorio.
In ragione delle investigazioni svolte e sulla scorta dei gravi elementi indiziari raccolti, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria – Direzione Distrettuale Antimafia, con proprio provvedimento aveva disposto il fermo nei confronti di 18 soggetti – tra i quali la menzionata Ivana Ivanovic – nei cui confronti era stata emessa successiva misura cautelare da parte del Giudice per le Indagini Preliminari di Reggio Calabria, nonché il sequestro preventivo di 23 società estere, 15 imprese operanti sul territorio nazionale, 33 siti nazionali e internazionali, numerosi immobili, automezzi, conti correnti italiani ed esteri e innumerevoli quote societarie per un valore complessivo stimato in oltre 723 milioni di euro.
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