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Nella giornata di ieri a Gioia Tauro (RC) nell’ambito di un servizio di controllo del territorio coordinato dalla Compagnia di Gioia Tauro, diretta dal tenente Gabriele Lombardo, e finalizzato alla repressione dei reati in materia di armi e materie esplodenti, i Carabinieri della locale Stazione, agli ordini del maresciallo aiutante s. UPS Giuseppe Cerro, unitamente a personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria” e del Nucleo Cinofili di Vibo Valentia, hanno arrestato in flagranza di reato, T.R., bracciante agricolo di 21 anni, perché resosi responsabile del reato di detenzione illegale di armi da guerra e comuni da sparo clandestine e ricettazione.
L’ operazione che ha portato all’arresto del giovane incensurato è il frutto di una preliminare strategia operativa ed informativa elaborata dalla Stazione di Gioia Tauro che, attraverso un’attenta analisi delle dinamiche del territorio, censisce quotidianamente le aree più sensibili della giurisdizione attenzionando le zone ove più alto è ed è stato, anche in passato, l’indice di commissione di reati in materia di armi.
I militari hanno perquisito diversi obiettivi di interesse operativo, riuscendo ad arrivare, nella giornata di ieri, all’abitazione del giovane T.R., abitazione situata in un territorio, quello degli Stradoni al confine tra il Comune di Gioia Tauro e quello di Rosarno, da sempre oggetto di attenzione info-investigativa da parte delle forze dell’ordine.
All’interno di un ovile situato nelle adiacenze dell’abitazione di campagna del ventunenne è stato rinvenuto un secchio in plastica, opportunamente interrato e termo-sigillato, contenente un vero e proprio arsenale.
Infatti i Carabinieri all’interno del fusto hanno rinvenuto, abilmente avvolte in una pellicola in plastica: una mitragliatrice, simile a quelle in dotazione alle forze di polizia, marca beretta mod. m/12-s cal. 9 parabellum, con matricola punzonata e relativo caricatore; una pistola marca CZ 75 cal. 9 luger con relativo caricatore; una pistola marca Taurus mod. 24/7 cal. 9 x 21 con relativo caricatore. Le armi erano tenute inperfetto stato di conservazione, completamente lubrificate e pronte all’ uso.
In virtù di quanto rinvenuto, quindi, sono scattate le manette per il giovane rosarnese, il quale, colto nella flagranza della detenzione, non ha opposto alcuna forma di resistenza. Il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro e sarà successivamente trasmesso al Ris di Messina per le analisi balistiche del caso. Il giovane è stato condotto in carcere a Palmi.