Rinvenuti dai carabinieri una pistola, un fucile e diverse cartucce. L'uomo è stato portato nel carcere di Paola
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
I Carabinieri di Belvedere Marittimo (Cosenza), insieme ai militari della Sezione Operativa di Scalea e del Nucleo investigativo di Cosenza, hanno arrestato, per detenzione illegale di armi, un uomo di 66 anni, padre del presunto assassino, fermato ieri, della donna bulgara uccisa lo scorso 30 agosto 2020.
Nonostante l’uomo non sia implicato nelle indagini relative all’omicidio della 55enne bulgara, il suo arresto matura nel medesimo contesto operativo. In particolare, nella mattinata del 17 settembre scorso, nel corso della perquisizione domiciliare disposta dalla Procura di Paola, l’uomo è apparso nervoso.
Recatosi nella stanza da letto, dicendo di dover indossare una maglietta, in realtà ha preso un borsello ed è andato nel giardino dietro l’abitazione. Però qui ha trovato altri Carabinieri, che hanno scoperto che nel borsello c'era una pistola 98FS, con matricola abrasa, e 30 cartucce 9x21 custoditi all’interno di due caricatori.
I militari hanno poi trovato altre 10 cartucce per fucile, segno che ci fosse anche un'arma lunga. Infatti, occultato nel bagagliaio dell’auto dell’uomo, è stato poi trovato un fucile doppietta calibro 16. L'uomo è stato portato nel carcere di Paola.