Il sindaco di San Nicola Arcella, Eugenio Madeo, tira le somme di un’estate difficile che ha visto l’adozione di un’ordinanza per regolamentare gli accessi alla famosa spiaggetta: «Non abbiamo ceduto alle pressioni e alla violenza di chi è abituato a fare il proprio comodo. Ma non possiamo essere lasciati soli» (ASCOLTA L'AUDIO)
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Sara possibile continuare a visitare l’Arcomagno tutti i giorni, fino a domenica 11 settembre. È quanto annuncia il sindaco di San Nicola Arcella, Eugenio Madeo, che ha diffuso una nota che oltre a illustrare le modalità di accesso ad una dei luoghi più belli e iconici della Calabria, fa anche il punto sulla stagione turistica.
«Per gli altri periodi dell’anno – continua il primo cittadino -, speriamo di poter organizzare un sistema di prenotazioni, in modo da poter effettuare visite guidate e controllate anche al di fuori della stagione balneare».
Poi, Madeo ringrazia «la stragrande maggioranza dei visitatori per il loro comportamento civile e rispettoso delle norme, e quei ragazzi della Società “Professione Servizi” che, dopo aver avviato le procedure di gara nel mese di febbraio scorso, tutte andate regolarmente deserte, hanno avuto il coraggio e la forza , di prestare il servizio di vigilanza, controllo e pulizia del percorso e della spiaggetta dell’Arcomagno, per impedire che quel sito di eccezionale bellezza continuasse ad essere luogo di scempio e di bivacco, contravvenendo a tutte le ordinanze emesse dal 2001 in poi, che ne impedivano l’accesso».
Una questione che il sindaco rimarca, richiamando episodi di scarso senso civico che hanno purtroppo talvolta turbato la corretta e rispettosa fruizione dell’Arcomagno: «I ragazzi di Professione Servizi hanno operato senza cedere alle pressioni, alle violenze ed alle minacce di ogni genere da parte di coloro che erano abituati a frequentare quel sito in sfregio a tutte le regole di rispetto di un ambiente naturale, che richiede invece tutela e protezione. Senza di loro sarebbe stato impossibile restituire all’Arcomagno il suo originale splendore. Prima della fine dell’anno saranno avviate le procedure di gara per la gestione del sito per la prossima stagione turistica, con l’augurio che non vadano nuovamente deserte, ma vedano la più ampia partecipazione da parte di società ed associazioni ambientaliste e di volontariato, con l’impegno che il ticket sarà abolito, se ci sarà chi ci fornirà gratuitamente il servizio».
Poi, il passaggio più polemico: «Questa volta però ci dovrà essere anche un ampio sostegno da parte delle strutture statali e regionali. Se invece di sostegni ci saranno ostacoli ed intralci di ogni genere, la spiaggetta dell’Arcomagno lo Stato e la Regione dovranno gestirsela loro. Non siamo più disponibili a fare tutto da soli, per proteggere e tutelare un bene che appartiene al demanio marittimo, senza ricevere mezzi, personale e finanziamenti, come prevedono le norme in vigore, quando viene assegnata ad un Comune una tale nuova funzione. Quel sito non può essere considerato alla stregua di una spiaggia libera. La grotta e la spiaggetta dell’Arcomagno – conclude il primo cittadino - sono classificate come un geosito di interesse nazionale da parte di Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, e perciò sottoposto a vincoli e tutele di cui si devono far carico anche le istituzioni regionali e statali».