È stata archiviata l'inchiesta a carico dell'ex presidente di sezione della Corte d'appello di Catanzaro Marco Petrini, di 58 anni, e del cancelliere della Commissione tributaria di Catanzaro Massimo Sepe, di 51 anni. La decisione è stata presa dal gip di Salerno, Giovanna Pacifico, competente per i procedimenti che vedono indagati o parte lesa magistrati del Distretto di Corte d'appello di Catanzaro.

Petrini e Sepe erano accusati di corruzione in atti giudiziari per una serie di regalie che, secondo l'accusa, il cancelliere avrebbe fatto al giudice Petrini per agevolare alcune cause di contribuenti contro l'Agenzia delle entrate.

L'archiviazione è stata disposta in accoglimento della richiesta che era stata avanzata dalla pubblica accusa motivata dall'insussistenza del fatto e dall'insufficienza di prove. Il procedimento a carico di Petrini e Sepe traeva origine dall'operazione Genesi nell'ambito della quale Petrini era stato anche arrestato.

Dopo l'esecuzione del provvedimento restrittivo a suo carico, Petrini aveva dichiarato di avere ricevuto da Sepe orologi di lusso in cambio di un suo intervento in favore dell'accoglimento dei ricorsi presentati da alcuni contribuenti. Successivamente, però, Petrini aveva ritrattato le sue dichiarazioni, affermando che gli orologi, peraltro imitazioni di quelli di marca, erano stati acquistati su e-Bay, escludendo qualsiasi regalia in suo favore. Petrini e Sepe, nel procedimento, sono stati difesi, rispettivamente, dagli avvocati Francesco Calderaro e Tiziano Saporito.