Il noto avvocato penalista esce da uno dei filoni dell’inchiesta Genesi che ipotizzava uno schema corruttivo sulla base delle dichiarazioni del giudice Petrini: «Per me resta un mistero perché abbia detto certe cose». E ancora: «Felice? Nessun innocente può compiacersi dopo essere stato indagato ingiustamente» (ASCOLTA L'AUDIO)
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«Potevo essere stritolato ma ho avuto la forza di resistere ad attacchi ininterrotti con accuse iperboliche per circa quattro anni». Così Salvatore Staiano commenta a caldo la notizia pubblicata in esclusiva da LaC News 24 che ha dato conto dell’archiviazione di un intero filone di indagine riguardante diverse ipotesi di corruzione. Sotto la lente della Procura di Salerno erano infatti finiti magistrati, avvocati e professionisti chiamati direttamente in causa dalle dichiarazioni rese da Emilio Santoro, da Marco Petrini, dall’imprenditore catanzarese Antonio Macrina e dall'avvocato Francesco Saraco.
Corruzione a Catanzaro
Diversi gli episodi corruttivi attribuiti al noto penalista, accusato di aver fatto parte di una sorta di schema, di “un accordo di natura illecita” tra Giuseppe Valea e il commercialista Claudio Antonio Schiavone, il quale sarebbe stato nominato in qualità di consulente tecnico nei procedimenti in cui lui figurava difensore. Secondo la versione fornita da Santoro, «tra le persone che furono favorite da questo schema vi fu Francesco Perri, proprietario del supermercato Due Mari». Ma anche l’imprenditore Salvatore Mazzei.
Le somme di denaro
Ma è anche l’ex magistrato della Corte d’Appello di Catanzaro, Marco Petrini, a rendere dichiarazioni accusatorie alla Procura di Salerno durante il suo percorso di collaborazione ricostruendo almeno tre episodi in cui lo stesso Staiano avrebbe dapprima promesso e infine liquidato somme di denaro al giudice per ottenere sentenze favorevoli, soprattutto in materia di misure di prevenzione personale e patrimoniale. «Ricevetti a mano dall’avvocato Staiano – ricorda Petrini in un verbale – la somma di denaro di 5mila euro nei locali della Corte d’Appello di Catanzaro».
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L'archiviazione
Ma è la stessa Procura di Salerno a chiedere infine al gip l’archiviazione per «l’assenza di qualunque riscontro esterno ed individualizzante in merito alla condotta attribuita allo Staiano».
«Non posso dirmi compiaciuto per questo esito archiviatorio perché chi non ha commesso alcunché non si compiace di essere stato per un tempo lunghissimo sotto indagine», spiega il noto penalista a LaC News 24.
Il racconto del penalisti
«Certo, questo spiega all’opinione pubblica l’affetto che tutti mi hanno dimostrato e devo osservare, inoltre, che ho avuto la forza di resistere per circa quattro anni ad attacchi interrotti con accuse iperboliche, grazie al conforto che ho ricevuto dal mio forte nucleo familiare. E anche grazie all’affetto della maggior parte dei miei clienti che io ho sempre ritenuto venissero prima della mia famiglia. Infatti, a meno che non ci siano malattie quasi mortali, io ho sempre trascurato la mia famiglia anteponendogli la sofferenza dei miei clienti, se siano colpevoli o innocenti questo è altro discorso.
«Petrini? Un caso inspiegabile»
«Chi è in carcere o sta per finirci entra in un tunnel di sofferenza inenarrabile, per comprenderla bisogna solo viverla». Il penalista si concede poi ad una lunga riflessione sull’inchiesta denominata Genesi che, nel gennaio del 2020 ha condotto all’arresto dell’ex magistrato Marco Petrini, e gettato una ombra sull'intera magistratura catanzarese: «Mi sento di affermare che la giurisdizione di Catanzaro è pulita. Non ci sono giudici corrotti e Petrini per me è un caso inspiegabile», precisa Staiano.
Il giudizio sul caso Genesi
««È un uomo che ho sempre stimato - continua il legale -, un uomo verso il quale nutrivo anche affetto e che, secondo il mio giudizio, a un certo punto non è più stato bene. Per un periodo ho anche creduto che fosse rimasto coinvolto in qualche cosa che voleva tenere celata e tentava di giustificare il suo comportamento in quel modo. Adesso ho rivisto il mio giudizio perché difendo anche altre persone a Salerno».
Magistratura sana
«In molti si rivolgono a me», prosegue Staiano. «Ormai non difendo più giudici ma si rivolgono spesso a me professionisti per avere consulenze, anche forze dell’ordine. Io non difendo solo presunti 'ndranghetisti, difendo anche imprenditori e politici. E se devo esprimere un giudizio sulla magistratura di Catanzaro, dico che è una magistratura sana. Non mi viene nemmeno lontanamente da pensare che ci sia qualcuno che abbia svenduto la propria toga per denaro».
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