Dalla infamante accusa di violenza sessuale nei confronti di una suora, padre Fedele Bisceglia è stato completamente prosciolto dalla giustizia nel giugno del 2016. Non dalla Chiesa: oltre tre anni dopo la sentenza della Cassazione, si continua a porre il veto sul ritorno del frate cappuccino dietro l'altare per officiare la messa.

Vada fuori dalla nostra Diocesi

Quando è scattato l'arresto, è stato sospeso a divinis e la sanzione canonica non è mai stata revocata. «Questa istanza va avanzata alla Santa Sede, non è un problema che l'Arcidiocesi di Cosenza può risolvere - spiega il presule, monsignor Francesco Nolè - Lui sa bene che il Vaticano per ben due volte gli ha concesso l'autorizzazione. Ma deve spostarsi al di fuori del territorio della nostra Diocesi». Insomma, se proprio lo desidera, Padre Fedele avrebbe facoltà di celebrare i santi misteri lontano da Cosenza, dove anche dopo aver perso l'Oasi Francescana, continua tutti i giorni a dedicarsi agli ultimi ed a combattere la povertà. In questa fase prenatalizia sta raccogliendo offerte, vestiti e generi alimentari e di prima necessità lungo l'isola pedonale di Corso Mazzini.

Il mio desiderio prima di morire

Il monaco più famoso d'Italia ha da poco superato le 82 primavere e sente avvicinarsi la chiamata del Signore. La liturgia eucaristica nella diocesi bruzia è il suo ultimo desiderio: «Sarò sacerdote in eterno e Cosenza è la mia città. Perché vogliono allontanarmi da qui? Questo è il vero scandalo» afferma nell'intervista rilasciata in esclusiva al nostro network.