Si è svolta ieri mattina al tribunale di Paola la causa penale durante la quale il giudice per l’udienza preliminare ha sentenziato sui tre imputati del processo relativo all'inchiesta "Appalto Amico", che ha dato vita all'operazione del 6 luglio scorso. Il magistrato ha inflitto quattro anni di reclusione al sindaco di Aieta Gennaro Marsiglia, accusato di reati commessi in qualità di responsabile finanziario di due Comuni, mentre per l'imprenditore Andrea Biondi, presidente della cooperativa Artemisia, è stata accolta la richiesta di patteggiamento. Respinta invece per l'altra imputata Chiara Benvenuto, moglie di Marsiglia, che pure ne aveva fatto richiesta, prima presidente e poi vice della medesima cooperativa. Gli atti relativi alla sua vicenda sono stati rimandati al Pm. 

La vicenda giudiziaria

All'alba del 6 luglio scorso la Guardia di Finanza di Scalea ha eseguito una vasta operazione per reati contro la Pubblica Amministrazione coordinata dalla procura della Repubblica di Paola. Gli arrestati sono tre, Gennaro Marsiglia, Chiara Benvenuto e Andrea Biondi, l'ordinanza di custodia cautelare viene emessa dal Gip Rosamaria Mesiti su richiesta del procuratore capo Pierpaolo Bruni e dei sostituti Antonio Lepre e Teresa Valeria Grieco.

La procura contesta reati di corruzione e turbamento di gare pubbliche, anche con riferimento a procedure riguardanti il settore della raccolta dei rifiuti, il servizio assistenza scolastica per persone diversamente abili, servizio supporto Ufficio Tributi, gestione mense scolastiche.

Nella stessa mattina, le Fiamme Gialle hanno perquisito gli uffici dei Comuni di Maierà e Buonvicino, dove Marsiglia per anni ha ricoperto il ruolo di responsabile del settore finanze. I militari hanno poi acquisito documenti anche nei Comuni di Praia a Mare e Tortora, dove la cooperativa Artemisia si è aggiudicata degli appalti, ma gli amministratori di questi comuni non vengono formalmente indagati.