Era stato arrestato nell'ambito dell'operazione "Appalto Amico", scaturita nel luglio del 2018, e nel dicembre 2018 ha subito una condanna a 4 anni di reclusione dalla magistratura paolana. Ora Gennaro Marsiglia, dopo la sospensione dall'incarico, ha ripreso le sue funzioni di sindaco di Aieta, Comune di circa 800 anime facente parte del Parco Nazionale del Pollino. Negli ultimi due anni è stato sostituito dal vicesindaco Pasquale De Franco.

L'inchiesta Appalto amico

La mattina del 5 luglio 2018, Gennaro Marsiglia, la moglie Chiara Benvenuto e l'imprenditore Andrea Biondi, sono stati arrestati nell'ambito di una inchiesta in cui la procura guidata dal magistrato Pierpaolo Bruno contestava reati di corruzione e turbamento di gare pubbliche, anche con riferimento a procedure riguardanti il settore della raccolta dei rifiuti, il servizio assistenza scolastica per persone diversamente abili, servizio supporto Ufficio Tributi e gestione mense scolastiche. Marsiglia, ad ogni modo, è stato accusato di reati commessi in qualità di responsabile finanziario di due Comuni, Buonvicino e Maierà, non afferenti alla sfera amministrativa del Comune da lui gestito. Il tribunale della Libertà gli aveva concesso gli arresti domiciliari il 22 luglio successivo. Benvenuto e Biondi, invece, erano finiti nell'inchiesta rispettivamente in qualità di amministratrice di fatto e presidente della Cooperativa Artemisia, che secondo la procura avrebbe ricevuto numerosi vantaggi proprio grazie alle funzioni svolte da Marsiglia nei due Comuni del Tirreno cosentino. 

La condanna in primo grado

La condanna in primo grado è stata emessa dal tribunale di Paola nel dicembre del 2018. I giudici hanno inflitto una condanna a 4 anni di reclusione, ma il legale di Marsiglia, l'avvocato Alessandro Gaeta, si è opposto alla decisione e dopo la pubblicazione delle motivazioni è ricorso in Appello. Ad oggi il processo di secondo grado risulta ancora in corso.