Il politico calabrese accusato di associazione a delinquere per una presunta intermediazione finalizzata all’aggiudicazione di gare d’appalto
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Il politico calabrese Sebi Romeo
Assolto con formula piena l’ex consigliere regionale in quota Pd, Sebi Romeo. La sentenza è stata emessa dal gup del Tribunale di Napoli ed è stata commentata dai legali del politico calabrese, Natale Polimeni e Giuseppe Camera. Romeo rispondeva dell’accusa di associazione a delinquere circa una presunta intermediazione e influenza condotta per garantire l’aggiudicazione di gare peraltro «ancora da individuare».
I fatti contestati, riferiscono gli avvocati, erano già stati ritenuti deboli dal gip rispetto alla richiesta da parte della Procura della Repubblica di Napoli per l’applicazione delle misure cautelari in carcere, optando per la più lieve misura cautelare.
Lo scorso febbraio era stata già annullata l’ordinanza impositiva di misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla pg applicata a Sebi Romeo, cristallizzando un giudizio del tutto opposto rispetto a quello prospettato nell’ordinanza, dalla difesa subito ravvisata come «pregiudizievole dei diritti e delle libertà di Sebi Romeo» di cui la personalità era stata descritta in maniera compromettente e fuorviante.
«Un’assoluzione da un’imputazione infondata, i cui fatti, già di per sé chiari hanno trovato piena smentita grazie a puntuali indagini difensive e produzione documentale effettuata dai legali», si legge ancora nella nota. «La giustizia – si fa rilevare – ha trovato il giusto e doveroso spazio e la vicenda è stata immediatamente risolta. Sebi Romeo è l’unico degli imputati ad aver scelto il rito abbreviato, scelta attraverso la quale sin da subito è stato smentito pienamente il teorema accusatorio, invero intrinsecamente debole. La verità emerge in una vicenda effetto di interpretazioni accusatorie di vicende esclusivamente e pacificamente politiche».
I legali Natale Polimeni e Giuseppe Camera dopo la lettura del dispositivo hanno congiuntamente dichiarato: «È stata stabilita una verità, peraltro già accertata in fase cautelare dal Tdl di Napoli che aveva disposto l’annullamento della misura cautelare imposta, accogliendo la tesi difensiva che vedeva il Romeo assolutamente estraneo ai fatti contestati. È stata data la giusta lettura ad una vicenda di natura esclusivamente politica che nulla aveva di criminale, è stata data corretta interpretazione alla condotta del Romeo da inquadrarsi nell’ambito delle dinamiche prettamente politiche e non connotata da profili di rilevanza penale».