Era cominciato tutto da lì, da un esposto presentato dal responsabile di settore finanziario del Comune di Buonvicino, Gennaro Marsiglia, per querelare per diffamazione gli autori di una missiva arrecante il titolo "Buonvicino Capitale", usata per parafrasare l'inchiesta capitolina, Mafia Capitale, con cui la magistratura un anno prima aveva scoperchiato un vaso di Pandora profondissimo e portato alla luce la famigerata "terra di mezzo".

 

Nella lettera, diffusa in una notte d'inverno in tutto il paese, si denunciava testualmente che “[…] vige nel nostro Comune un monopolio incontrastato da parte della cooperativa Artemisia che, sotto gli occhi di noi buonvicinesi e con l’aiuto di politici consenzienti, è l’unica ad avvantaggiarsi delle risorse comunali grazie all’affidamento diretto dei seguenti servizi: gestione dei rifiuti, tributi, supporto all’ufficio tecnico e manutenzione area cimiteriale”.

 

Da quella denuncia erano state avviate le indagini, grazie alle quali gli inquirenti hanno successivamente costruito un'inchiesta parallela, denominata "Appalto Amico", che lo scorso luglio ha portato all'arresto del sindaco di Aieta Gennaro Marsiglia, sua moglie Chiara Benvenuto, prima presidente e poi vicepresidente di Artemisia, e l'imprenditore Andrea Biondi, presidente della cooperativa sociale. Ora il giudice per le indagini preliminari Rosamaria Mesiti ha disposto l'archiviazione del filone politico della vicenda giudiziaria, dopo che anche la Procura, facendo un passo indietro, ne aveva fatto richiesta.

Scagionati gli amministratori

Con la decisione del Gip, si sgretolano le accuse di abuso di ufficio in concorso per Giuseppe Greco (sindaco di Buonvicino dal 2009 al 2014), Francesco Biondi (assessore), Ernesto Astorino (assessore nel biennio 2009-2010), Ciriaco Marra (assessore dal 2009 al 2014), Ciriaco Biondi (attuale sindaco), Ciriaco De Lio (vicesindaco dal 2014).

Le persone sopra citate erano state accusate di aver assegnato illegittimamente appalti alla cooperativa sociale Artemisia, che si occupa di raccolta rifiuti e pulizia strade, per importi superiori a quelli consentiti dalla legge. Tesi smontata grazie alle prove presentate in aula dai legali degli indagati.

"Appalto amico" ancora in piedi

Se il filone "Buonvicino Capitale" può dirsi definitivamente concluso, l'inchiesta "Appalto amico" è tutt'ora in piedi e vede come principale indagato il sindaco di Aieta, Gennaro Marsiglia, ma in qualità di responsabile del settore finanziario sia del Comune di Buonvicino che del Comune di Maierà.

Al vaglio degli investigatori ci sono comunque gli affidamenti ad Artemisia (per cui Marsiglia fungeva anche da commercialista) ed altri episodi, che per la procura si sono tradotti in accuse di corruzione e turbativa.

Secondo il quadro accusatorio, gli affidamenti sospetti risalirebbero al 2009, un anno dopo il matrimonio celebrato tra Marsiglia e Benvenuto, e sarebbero andati avanti fino all'autunno del 2017.

La procura di Paola per queste ipotesi ha inteso indagare ufficialmente i Comuni di Maierà e Buonvicino, mentre nei Comuni di Tortora e Praia a Mare, dove Artemiasia ha operato e opera tutt'ora, la Guardia di Finanza si è limitata ad acquisire una fitta documentazione.