Il prefetto di Crotone ha disposto la sospensione dai rispettivi incarichi del sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, e dell'assessore comunale allo Sport, Giuseppe Frisenda. Per quanto riguarda Pugliese, il provvedimento vale anche per la carica di presidente della Provincia. La sospensione è stata adottata in conseguenza della misura cautelare del divieto di dimora disposto nei confronti dei due amministratori dal tribunale di Crotone nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Digos e coordinata dalla Procura della Repubblica, sulla piscina comunale e che vede coinvolte complessivamente sette persone accusate a vario titolo di abuso d'ufficio e turbativa d'asta, fra cui, oltre ai due amministratori, l'ex dirigente del settore Lavori pubblici e quello attuale, un ex assessore e due rappresentanti del consorzio sportivo Daippo.


Preso atto del provvedimento emesso dalla magistratura, la prefettura si è limitata ad applicare quanto previsto dalla legge Severino che all'articolo 11 comma due contempla appunto la 'sospensione di diritto' nei confronti di un amministratore che sia stato sottoposto ad una misura coercitiva, ivi compreso il divieto di dimora allorquando lo stesso divieto "riguarda la sede dove si svolge il mandato elettorale", in questo caso Crotone, dove Pugliese è stato eletto sindaco nel giugno 2016.
La sospensione può avere la durata massima di diciotto mesi; tuttavia potrebbe essere revocata in qualsiasi momento laddove dovesse intervenire un provvedimento della magistratura che annulli la misura cautelare del divieto di dimora. Nel caso specifico la circostanza potrebbe verificarsi già nei prossimi giorni se il Tribunale del Riesame, al quale presumibilmente si appelleranno gli indagati, dovesse annullare il divieto di dimora disposto nei confronti di Pugliese e Frisenda. Nel frattempo, a fare le veci di Pugliese sarà il vice sindaco Benedetto Proto. 

 

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