I quattro incastrati dal Dna e dalle telecamere di videosorveglianza. Il pensionato fu assassinato due mesi fa a San Lorenzo in Campo
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Sono originari della Calabria ma da tempo residenti nelle Marche e in Emilia Romagna i quattro presunti autori dell'omicidio di Sesto Grilli, l’anziano che fu assassinato, imbavagliato e legato la notte del 17 marzo 2019 a San Lorenzo in Campo (Pesaro Urbino). I carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Pesaro e Urbino e del Nucleo operativo della compagnia di Fano, con una operazione svolta a Pesaro e nei comuni di San Pietro in Casale (Bologna) e Melissa (Crotone), hanno individuato e catturato i quattro in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Pesaro.
I carabinieri hanno stretto il cerchio intorno ai quattro grazie all'esame del traffico dei ponti ripetitori telefonici e la visione di ore di filmati delle telecamere di sorveglianza, poste su strade e autostrade lungo il percorso fatto quella notte. Dopo poco tempo i quattro sospettati, con indagini in tutta Italia, sono stati individuati uno a Pesaro, due nel Bolognese e uno in provincia di Crotone. Grazie a continui pedinamenti ed escamotage i carabinieri del Nucleo Investigativo hanno avvicinato i quattro uomini ed acquisito di nascosto i loro campioni biologici, da cui la sezione biologia del Ris di Roma ha potuto isolare i profili genetici per il confronto con i reperti della scena del delitto. Due profili genetici maschili ricavati dal nastro che stringeva la vittima hanno fornito corrispondenza col Dna di due degli arrestati. Sono fissati nelle prossime ore gli interrogatori di garanzia in carcere. Le indagini dell’Arma proseguono per chiarire i singoli ruoli nel feroce pestaggio di quella notte.