VIDEO | Si tratta della residenza sanitaria assistenziale “San Francesco Hospital”. Riscontrati maltrattamenti e vessazioni fisiche anche nei momenti di sonno degli ospiti della struttura costretti a trascorrere intere giornate in un corridoio al piano seminterrato dell'edificio
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Questa mattina è stata eseguita un’ordinanza di applicazione di misura cautelare nei confronti di cinque operatori socio-sanitari in servizio nella residenza sanitaria assistenziale “San Francesco Hospital” di Settingiano nel Catanzarese, due dei quali posti agli arresti domiciliari e tre assoggettati al divieto di dimora nel comune ove ha sede la struttura sanitaria. Il provvedimento, all’esito di un accertamento eseguito dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Catanzaro, è stato emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro, Francesca Pizii, su richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro, con il sostituto procuratore Stefania Paparazzo coordinata dal Procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e dal Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri.
Le indagini sono scaturite dalle denunce presentate da alcuni familiari di persone ricoverate presso la struttura circa presunti maltrattamenti subiti dagli anziani. Le complesse attività investigative sono state condotte anche con l’ausilio di intercettazioni ambientali audio-video e con l’esecuzione di perizie tecnico-specialistiche di professionisti del settore sanitario. Attraverso le intercettazioni audio/video è emerso che all’interno della residenza sanitaria alcuni ospiti erano stati sottoposti a gravi e ripetuti maltrattamenti fisici e psicologici: percosse, atti di violenza, derisioni, molestie gratuite e minacce. Sono state riscontrate condotte di maltrattamenti e vessazioni fisiche anche nei momenti di sonno degli anziani costretti a trascorrere intere giornate in un corridoio, adibito a sala comune al piano seminterrato della struttura, seduti sulle loro carrozzine, ovvero sulle sedie, ove si addormentavano anche in posizione innaturale, con il capo reclinato sulla spalla o sul tavolo, l’uno accanto all’altro, e dove erano, comunque, costretti a rimanere immobili e non disturbare l’operatore di turno preposto alla loro sorveglianza.
In particolare, sono stati raggiunti dal provvedimento giudiziario: Giuseppe Bonifacio, 46 anni di Vallefiorita, agli arresti domiciliari; Antonio Rotella, 53 anni di Settingiano, agli arresti domiciliari; Antonino Massara, 53 anni di Catanzaro, sottoposto al divieto di dimora; Luca Pilato, 37 anni di Santa Caterina dello Ionio, sottoposto al divieto di dimora e Marco Rocca, 41 anni di Settingiano, sottoposto al divieto di dimora. Tutti indagati per il reato di maltrattamenti aggravato dell’aver agito approfittando delle circostanze tali da ostacolare la privata difesa ed abusando delle relazioni di ospitalità correlate alla natura della struttura ed all’affidamento ad essa degli anziani da parte dei familiari. Contemporaneamente, i finanzieri stanno notificando ulteriori undici avvisi di garanzia nei confronti di altrettante persone operanti nella struttura: si tratta del direttore sanitario, di quattro infermieri professionali, di un’educatrice e di altri cinque operatori socio-sanitari, indagati a vario titolo per maltrattamenti, sequestro di persona e lesioni colpose.
l.c.
Il servizio di Rossella Galati: