Il fatto a Chiaravalle Centrale. Le vittime, madre e figlia, sono state immobilizzate e percosse violentemente
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Immobilizzano e picchiano due anziane per rapinarle, ma i carabinieri sono riusciti a identificare i responsabili. È accaduto a Chiaravalle Centrale, nel Catanzarese, dove i malviventi hanno immobilizzato e picchiato due anziane, madre e figlia, mentre erano all'interno della loro abitazione. Le indagini hanno permesso di fare scattare un fermo nei confronti di Claudio Marchese, 31 anni, e una denuncia in stato di libertà per un'altra persona, ritenuti i presunti responsabili, entrambi residenti a Chiaravalle, con l'accusa di tentata rapina aggravata in concorso.
Nel tardo pomeriggio, con il volto travisato da passamontagna e armati di pistola, i due hanno fatto irruzione all'interno dell'abitazione delle malcapitate vittime, avventandosi contro di loro. A questo punto, hanno immobilizzato una delle donne legandole mani e piedi alla sedia con un nastro adesivo da imballaggio, per poi colpirla violentemente al capo con un bastone in ferro; subito dopo, hanno percosso l'altra donna con calci e pugni al torace e l'hanno strattonata prendendola per i capelli con la minaccia di scaraventarla nel caminetto acceso, con la richiesta esplicita di farsi consegnare denaro o altri oggetti di valore. Non riuscendo a ottenere nulla, i due si sono allontanati, dileguandosi nelle campagne circostanti.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Chiaravalle Centrale e del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Soverato, i quali, dopo aver eseguito un accurato sopralluogo e sentito le vittime - nel frattempo trasportate d'urgenza nell'ospedale di Soverato - ed altre persone informate sui fatti, si sono subito messi alla ricerca dei responsabili. I malviventi sono stati rintracciati dopo alcune ore nelle rispettive abitazioni, dove è stato possibile sequestrare il bastone utilizzato e alcuni indumenti personali, ritenuti compatibili con quelli indossati durante il tentativo di rapina. Nella giornata di ieri, il Giudice per le indagini preliminari di Catanzaro, su richiesta della locale Procura, ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Marchese che, pertanto, è stato tradotto presso la Casa circondariale di Catanzaro-Siano.