Un uomo è stato arrestato per truffa aggravata nei confronti di un’anziana signora di 85 anni alla quale è riuscito a sottrarre denaro e vari gioielli, per un totale di circa 15mila euro.

«Tua figlia si trova alle Poste Centrali di Castrovillari ed ha bisogno di soldi per effettuare un pagamento, altrimenti deve corrispondere una multa molto salata». Attraverso questo inganno I.E., classe ‘90, di origini campane è riuscito a raggirare la donna. Nel pomeriggio di ieri, al termine di una tempestiva attività di indagine i carabinieri della stazione di Castrovillari con il supporto dei militari di Avigliano (Pz) hanno tratto in arresto il trentunenne, rintracciato nella cittadina lucana.

Le indagini

Le indagini sono state avviate dai militari della Stazione Carabinieri di Castrovillari immediatamente dopo la ricezione della denuncia da parte dell’anziana signora ultra ottantenne di Castrovillari che, raggirata abilmente dall’uomo, gli aveva consegnato quasi 10.000 Euro in contanti nonché vari monili in oro, tra cui le fedi nunziali della donna e del defunto marito.

La truffa era stata organizzata nei minimi dettagli dall’indiziato - tra l’altro già gravato da numerosi precedenti di polizia giudiziaria per analoghi episodi di furti e truffe in danno di persone anziane - in concorso con altre persone, tuttora in fase di identificazione, tanto che nel provvedimento stesso è stata evidenziata la personalità dell’indagato, denotata da “professionalità criminosa assai significativa” e “pervicace volontà criminosa palesata e snodatasi lungo un percorso criminale che ha portato, una volta individuata la vittima, ad approfittare allo strenuo delle possibilità offerte dallo stato di evidente preoccupazione e difficoltà nella quale versava”.

Nel dettaglio, il giorno dell’evento la donna è stata contattata telefonicamente da un uomo che, millantando di essere suo nipote, sosteneva che in quel momento la propria figlia si trovava all’ufficio postale dove avrebbe dovuto effettuare un pagamento. Ha ricevuto subito dopo una seconda telefonata da un sedicente dipendente delle Poste Italiane che, oltre a confermare quanto precedentemente riferito dal falso nipote, la informava che da lì a breve si sarebbe presentato presso la sua abitazione un uomo, a cui avrebbe dovuto consegnare il denaro necessario al pagamento. In effetti, dopo i preliminari contatti telefonici, si presentava in casa un soggetto che, dopo essere riuscito ad entrare in confidenza con l’anziana presentandosi come un amico del nipote, si faceva consegnare il denaro richiesto.

Nella circostanza l'uomo ha approfittato ancor di più della signora chiedendole più denaro e monili d’oro che sarebbero serviti come garanzia per il pagamento della figlia. La donna, completamente raggirata ed evidentemente preoccupata per lo stato di difficoltà in cui veniva falsamente descritta la figlia, al fine di evitarle una fantomatica multa in caso di mancato pagamento, ha ottemperato anche a questa seconda richiesta consegnando al suo interlocutore tutto il denaro e gli oggetti preziosi che aveva in quel momento in casa, per un importo complessivo di circa 15.000 Euro. Presa la refurtiva, il truffatore si allontanava velocemente dall’abitazione della signora.

Solo a quel punto, l’anziana ha contattato telefonicamente la figlia da cui ha appreso di essere stata in realtà truffata. Provata per l’accaduto, la vittima si presentava presso la Stazione Carabinieri di Castrovillari dove, a seguito della ricezione della denuncia, venivano immediatamente avviate le indagini che hanno poi consentito di individuare il responsabile.

Le immagini acquisite da alcuni sistemi di videosorveglianza pubblici e privati installati nei pressi dell’abitazione dell’anziana, minuziosamente comparate con altri elementi acquisiti nel corso dell’attività investigativa, hanno consentito ai Carabinieri di individuare dapprima l’auto utilizzata per commettere il reato, per poi identificare l’autore, da ritenersi comunque innocente fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, nei cui confronti sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza per cui è stata disposta la custodia cautelare in carcere.