Revocata la sorveglianza speciale a Salvatore Ammazzagatti, giovane di Maropati, condannato per sequestro di persona dalla Corte di appello di Roma nel dicembre del 2015. Davanti ai giudici della Corte d’appello di Reggio Calabria, la difesa, rappresentata dall'avvocato Pasquale Loiacono del foro di Palmi, ha motivato il ricorso chiedendo la revoca della misura applicata.

 

Tuttavia le argomentazioni e le richieste del difensore sono state accolte in Appello solo dopo che la Corte di cassazione, per ben due volte, in accoglimento di due distinti ricorsi proposti dalla difesa dell'Ammazzagatti, aveva annullato con rinvio i precedenti decreti emessi dai giudici di piazza Castello.

 

Il giovane era stato coinvolto nel sequestro di persona commesso a Roma nel novembre del 2013. Il procedimento, conclusosi con la condanna a due anni e quattro mesi di reclusione, ne aveva determinato, unitamente ad altri fattori, la sottoposizione dello stesso imputato alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza o dimora abituale per tre anni.

 

Il legale Loiacono ha evidenziato la mancanza del requisito dell’attualità della pericolosità sociale, sottolineando il notevole lasso di tempo decorso dai pregressi episodi espressivi della pericolosità sociale, il consistente arco temporale decorso dalla data di emissione del decreto applicativo e inoltre che i giudici non l’hanno ritenuta cessata dopo il periodo di detenzione. La Corte d’Appello reggina ha quindi definitivamente accolto le argomentazioni esposte dall’avvocato Loiacono ed ha disposto la revoca della misura della sorveglianza speciale per Salvatore Ammazzagatti.