Sono diversi gli omicidi su cui l’operazione Andromeda ha permesso di fare luce dando un volto agli assassini. A partire dall’omicidio di Antonio Torcasio, classe 1971, avvenuto nel 2003. Torcasio, all’epoca boss del clan Torcasio-Cerra-Gualtieri, venne ucciso davanti all’ingresso del commissariato di polizia di Lamezia Terme dove si recava a firmare in quanto sorvegliato speciale. Due killer, a bordo di una moto di grossa cilindrata, lo freddarono con diversi colpi di arma da fuoco. Un’esecuzione con un doppio fine. Da un lato giustiziare Torcasio, dall’altra dare uno smacco alle forze dell’ordine uccidendo proprio davanti ai cancelli commissariato.
Vincenzo Torcasio, invece, perse la vita pochi mesi dopo davanti ad una paninoteca di Falerna. Era il mese di luglio e il locale era pieno di avventori. Durante l’omicidio rimase ferito anche Vincenzo Curcio.
Per gli inquirenti in entrambi i casi si trattò di omicidi inseriti in un ben precisa strategia, quella per il mantenimento del potere nelle mani delle cosche Iannazzo e Cannizzaro-Daponte, cosche disposte all’eliminazione fisica di esponenti del clan avversario Cerra-Torcasio-Gualtieri, pur di continuare a tenere le fila del controllo sul territorio.