A dare l'allarme il marito della donna, che si trovava momentaneamente lontano e non riusciva a mettersi in contatto con lei: ricoverata in ospedale, è stata dimessa il giorno dopo
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Era caduta mentre si trovava sola in casa ed era rimasta immobilizzata per tre giorni all’interno della propria camera da letto ad Andali, piccolo centro della Presila catanzarese. A intervenire in suo soccorso i carabinieri delle Stazioni di Belcastro e Cropani, contattati dal marito della donna che si trovava momentaneamente a Genova e non riusciva a mettersi in contatto con lei.
I militari dell’Arma, quindi, individuata l’abitazione della 72enne, si sono recati sul posto e attraverso una finestra sono riusciti a sentire la voce della donna che però era impossibilitata ad aprire la porta. I carabinieri hanno quindi individuato una seconda finestra al piano terra, che avrebbe consentito un più semplice accesso nell’immobile, e dopo essere riusciti ad aprirla forzandola, hanno raggiunto la signora nella sua camera da letto, dove giaceva a terra, in posizione supina, accanto al letto.
Fortunatamente, la donna era cosciente e in discrete condizioni di salute, ma impossibilitata a muoversi a causa della caduta. Sono stati immediatamente allertati i sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure sul posto e successivamente hanno accompagnato l’anziana signora al pronto soccorso dell’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro, dal quale è stata dimessa il giorno dopo.
La storia, a lieto fine, ci riporta indietro al mese di settembre, quando un’analoga vicenda si era verificata, sempre in provincia di Catanzaro, nel comune di Conflenti. In quel caso furono gli abitanti del paese che, non avendo notizie da quattro giorni di un pensionato di 75 anni che viveva da solo in un’abitazione del centro storico, avevano allertato i carabinieri che erano riusciti così a prestare soccorso al pensionato che si trovava disteso sul letto in stato confusionale e impossibilitato a muoversi.