Neanche il tempo di metabolizzare lincendio di martedì sera, che un nuovo focolaio ha aggredito le macerie del fu Paradise Club, lo stabilimento balneare chiuso a seguito di un’interdittiva antimafia e rimasto, per anni, come indigesto biglietto da visita nel centro del lungomare di Siderno. Questa volta le fiamme sono scoppiate in pieno giorno, interessando quello che resta della struttura in cemento armato che era stata bonificata una manciata di settimane fa dal Comune.

Sul posto oltre ai carabinieri e alla polizia anche una squadra dei vigili del fuoco che ha spento l’incendio prima di essere dirottata per un altro intervento. Tra le ipotesi prese in considerazione, anche quella che le fiamme potrebbero essere diretta conseguenza del rogo di due giorni fa. Con quello di oggi è il quarto incendio che interessa l’ex stabilimento balneare: il primo, che ne compromise fortemente la struttura, nel dicembre del 2020, poi di nuovo a settembre dell’anno successivo e ancora martedì scorso (con le fiamme che hanno rosicchiato anche la copertura di “fortuna” piazzata fronte lungomare in vista dell’estate) fino al focolaio di stamattina, per una storia senza fine su cui proprio ieri, sui suoi canali social, la sindaca di Siderno era intervenuta rivendicando che «Siderno non ci sta! Diciamo con forza che Siderno rifiuta questa cultura criminale, rifiuta chi di criminalità vive e si nutre, perché tutto ciò non può più fare: giù le mani dalla nostra città».