La denuncia dell’Uspp. In episodi distinti alcuni internati si sono scagliati contro altri reclusi e gli agenti intervenuti per sedare le risse
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«Alcuni detenuti italiani assegnati al circuito media sicurezza hanno innescato due aggressioni in danno di altri detenuti e personale di Polizia Penitenziaria». È quanto fanno sapere Roberto Magro, segretario regionale aggiunto e Raffaele Poerio, segretario provinciale Uspp (Unione Sindacati di Polizia Penitenziaria) per l’evento critico accaduto all’interno dell’istituto Penitenziario “Ugo Caridi” di Catanzaro nella giornata di ieri.
«La scintilla iniziale è stato – spiegano – il giusto diniego da parte di un poliziotto ad indossare un paio di scarpe del tipo non consentito. Intervenuti nell’immediatezza un ispettore e un sovrintendente per sedare gli animi, entrambi sono stati aggrediti con calci e pugni. I due sottufficiali unitamente ad altre unità sono riuscite a far risalire i ristretti sul piano a loro assegnato, dove si sono subito attrezzati con dei bastoni minacciando il personale di polizia presente. Alla presenza del comandante si è riusciti a riportare la calma all’interno del piano».
«In una seconda fase gli stessi detenuti, durante la discesa per recarsi ai cortili hanno poi malmenato un detenuto addetto alle pulizie senza alcuna valida ragione, che ha necessitato di cure mediche. A distanza di mezz’ora circa, per la terza volta, i facinorosi, al rientro dai cortili passeggi hanno aggredito violentemente con calci e pugni un altro detenuto e un poliziotto che tentava di salvaguardarne l’incolumità. Attimi di panico e pura follia – raccontano ancora Magro e Poerio – al punto di dotare i poliziotti dei mezzi di difesa consentiti, poi non utilizzati solo grazie al pronto intervento di tutto il personale che, con professionalità, coordinato dal comandante del reparto, è stato in grado di gestire la criticità».
«Risultato finale – concludono – tre poliziotti e un detenuto, vittime delle aggressioni, sono stati accompagnati in ospedale».