Sono circa una trentina i docenti dell’Università della Calabria aderenti allo sciopero nazionale proclamato per contestare il blocco degli scatti stipendiali, congelati dal 2011. La mobilitazione coinvolge nel complesso, quasi cinquemila e cinquecento professori e ricercatori di 79 atenei italiani.

I docenti si asterranno dal tenere il primo appello

Nel dettaglio lo sciopero consisterà nell’astenersi dal tenere il primo appello della sessione autunnale compresa tra il 28 agosto ed il prossimo 31 ottobre. L’autorità di garanzia ha sancito la legittimità della protesta, dettando però anche precise modalità di comportamento per i docenti che hanno deciso di incrociare le braccia, soprattutto per ridurre al minimo i disagi per gli studenti, ai quali dovrà essere comunque garantito il diritto a sostenere l’esame. Per questo gli universitari avranno l’opportunità di presentarsi all’appello successivo.

!banner!

Gli studenti potranno comunque sostenere gli esami successivamente

Nel caso in cui il secondo appello non fosse previsto dal calendario, gli studenti avranno diritto a richiedere la convocazione di un appello straordinario, da svolgersi a partire dal quattordicesimo giorno successivo a quello dello sciopero. In sostanza, nel momento in cui l’unico appello dovesse saltare, il dipartimento dovrà attivare le procedure necessarie a fissare un appello straordinario per consentire agli studenti di recuperarlo.

La protesta è promossa dal movimento per la dignità della docenza universitaria. Non vi saranno conseguenze per lo svolgimento dei test di ingresso ed anche le lezioni si terranno regolarmente.