Antonella Accroglianò era considerata il deus ex machina del sodalizio criminoso accusato di aver pagato per aggiudicarsi gli appalti o sbloccare contenziosi in atto
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Con sette patteggiamenti, una condanna e un'assoluzione in abbreviato più una ventina di rinvii a giudizio, si è chiuso davanti al gup del tribunale di Roma Ezio Damizia il procedimento che riguardava ex dirigenti dell'Anas e un gruppo di imprenditori accusati tra il 2012 e il 2015 di aver pagato tangenti per aggiudicarsi gli appalti o sbloccare contenziosi in atto. Tra coloro che hanno concordato la pena, formalizzata oggi dal giudice, ci sono Antonella Accroglianò, la cosiddetta 'Dama Nera', già responsabile del Coordinamento Tecnico Amministrativo dell'Ente e raggiunta da due misure cautelari tra l'ottobre del 2015 e il marzo del 2016 perché considerata “un vero e proprio deus ex machina” all'interno del sodalizio criminoso: 4 anni e 4 mesi di reclusione, è la pena finale, oltre alla confisca di 470mila euro più altri 180mila già restituiti all'Anas che ha revocato nei suoi confronti la costituzione di parte civile.
Il gup ha dichiarato estinto il rapporto di lavoro tra l'Ente e l'ex funzionaria: analoga situazione è stata applicata anche nei riguardi di altri ex dirigenti Anas che hanno preferito patteggiare la pena, come Oreste De Grossi (3 anni e 4 mesi), Giovanni Parlato (3 anni e 4 mesi) e Antonino Ferrante (3 anni e 3 mesi). Tre anni e mezzo è invece la condanna in abbreviato inflitta all'imprenditore Paolo Tarditi, mentre è stato assolto l'ex sottosegretario alle Infrastrutture del Governo Prodi, Luigi Giuseppe Meduri (difeso dall'avvocato Antonio Managò) già presidente della Regione Calabria.
Il processo, che prenderà il via il 6 marzo prossimo davanti ai giudici dell'ottava sezione penale del tribunale per reati che vanno, a seconda delle posizioni, dall'associazione per delinquere alla corruzione, dal riciclaggio alla truffa, dal voto di scambio all'abuso d'ufficio e alla turbativa d'asta, riguarderà fra gli altri l'ex dirigente Anas Sergio La Grotteria, gli imprenditori Concetto Albino Bosco Lo Giudice e Francesco Domenico Costanzo, l'ex deputato di Forza Italia Marco Martinelli, già componente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici alla Camera, e Roberto Accroglianò, fratello di Antonella.
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