ROSSANO (Cs)– "Invocare ancora il centrosinistra a Rossano è come ricercare un oggetto che non esiste. Piuttosto occorre che si recuperino tutte le forze di sinistra che ancora credono al riscatto di Rossano. Serve mettere insieme le forze produttive sociali e le risorse individuali migliori della città senza limitarsi a pregiudiziali di colore politico. Bisogna condividere anzitutto un progetto innovativo per la Città che guardi oltre gli schieramenti perché la somma delle sigle è stata e sarà un fallimento".

È quanto dichiara Tonino Caracciolo, candidato a Sindaco per #RossanoFutura, secondo il quale il PD cittadino ha subito influenze esterne, finalizzate ad imporre in loco soluzioni che, come è noto ormai a tutti, si sono rivelate fallimentari. Ora bisogna che nel PD emergano le forze migliori e non etero dirette che possano contribuire al progetto #RossanoFutura. La città reclama che si faccia pubblica abiura sui voti di scambio e si promuova quel fisiologico ricambio della rappresentanza senza nessun mercanteggiamento su assessori e cose simili.
 
"Le elezioni del 2011 – continua Caracciolo – hanno evidenziato un colossale fenomeno di corruttela. I 3300 stranieri iscritti nelle liste elettorali rappresentano la punta di un icerberg che la stessa autorità giudiziaria deve mettere sotto osservazione perché non sia più consentito a nessuno di fare del voto di scambio lo strumento per l’acquisto dei consensi. È legittimo – continua – rivendicare le primarie, ma ormai è troppo tardi. La campagna elettorale è cominciata da un pezzo e non ci si può attardare nelle ricerca di soluzioni che si sono già dimostrate fallimentari perché l’obiettivo è riscattare la città che versa in crisi profonda; ciò dopo un ventennio di governo fallimentare del centrodestra stiamo subendo la negazione di tutti i diritti fondamentali: alla salute, al lavoro, alla giustizia (ci hanno negato perfino l’amministrazione e il governo della giustizia), alla mobilità".
 
"#RossanoFutura – conclude Caracciolo – condivide il progetto di fusione con Corigliano che può essere l’avvio dell’Area Metropolitana della Sibaritide. Insieme a Corigliano possiamo fare da traino per lo sviluppo di tutto il territorio e della Piana di Sibari. Puntiamo alla città smart, sostenibile, al consumo zero del suolo, alla rigenerazione e riqualificazione urbana. Con il centro storico che ritorni ad essere il cuore pulsante della città. È su questi obiettivi che ci si deve confrontare per ricercare soluzioni di governo credibili, serie ed autorevoli e per recuperare i consensi di quanti, e sono la maggioranza, hanno perso la speranza e non votano più".