Il gip del tribunale di Paola ha revocato gli arresti domiciliari nei confronti di un imprenditore 53enne incensurato di Amantea, F.A., accusato di sequestro di persona, minacce aggravate dall’uso delle armi e detenzione abusiva di armi da fuoco.

Episodio dai contorni poco chiari

La vicenda risale allo scorso 14 gennaio. Secondo la prima ricostruzione effettuata dai carabinieri, l’uomo avrebbe minacciato con un fucile una 28enne ed un 30enne dopo aver rifiutato di liquidare alla ragazza il corrispettivo di una prestazione lavorativa.

La versione offerta dalla difesa

I legali dell’imprenditore amanteano, Paola e Salvatore Politano, ribaltano la prima versione dei fatti. «Il mio assistito - afferma il legale Paola Politano - è stato vittima di un vero e proprio tentativo di estorsione messo a punto dalla coppia. Il 14 gennaio scorso i due soggetti, dopo diverse e precedenti telefonate vessatorie, si sono presentati nell'abitazione di F.A., con il pretesto di un precedente rapporto di lavoro intercorso tra l'imprenditore e la donna e terminato con il mancato superamento del periodo di prova». Secondo Paola Politano sarebbe stato il suo assistito a subire le minacce tanto da telefonare egli stesso ai militari dell’arma.

Nessun sequestro di persona

Il legale inoltre precisa che i carabinieri al loro arrivo hanno trovato la coppia e l’imprenditore fuori di casa, sui gradini. «Circostanza davvero singolare – conclude l’avvocato Paola Politano - per l'ipotesi di sequestro di persona. Il giudice del Tribunale di Paola, che ha vagliato gli atti, ha respinto la misura degli arresti domiciliari».