Sarà impiegato l’esercito per garantire la vigilanza h24 della struttura di Amantea nella quale sono alloggiati i migranti di nazionalità bengalese, e non pakistana come dichiarato dalle autorità in un primo momento, affetti da Covid-19. Lo comunica la Prefettura di Cosenza.

Riunione in Prefettura

Nella sede dell’Ufficio Territoriale di Governo, si è svolta una riunione di coordinamento delle forze dell’ordine estesa alle forze armate ed al dipartimento di prevenzione dell’Asp, rappresentato da Mario Marino, capo della task force anti-coronavirus. Si è deciso di utilizzare i militari destinati al capoluogo bruzio nell'ambito dell'operazione strade sicure.

Non si entra e non si esce

«Le regole di ingaggio definite dalle forze dell’ordine sono di non consentire l’uscita degli ospiti dal centro migranti – si legge in una nota – Solo il personale medico autorizzato, o quello destinato al vettovagliamento, potrà entrare. Nel centro inoltre – continua il comunicato – è stata assicurata la costante sorveglianza sanitaria da parte di apposito presidio medico e di unità specialistiche, che già da ieri, all’arrivo dei migranti, stanno effettuando i necessari controlli e monitoraggi».

Spostamento in caso di necessità

«L’insorgenza di eventuali criticità comporterà lo spostamento immediato degli interessati, presso le strutture ospedaliere a tal fine individuate dall’Azienda Sanitaria Provinciale. Di tanto – si conclude la nota – è stata data informazione al Ministero dell’Interno nell’ambito di una continua e costante interlocuzione».

 

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