VIDEO | Dibattito pubblico tra cittadini e commercianti. L'incontro è stato promosso dal circolo Almirante di Fratelli d’Italia dopo i diversi episodi di violenza che si sono registrati nelle scorse settimane
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E’ allarme sicurezza a Catanzaro Lido. I numerosi episodi di violenza che continuano a registrarsi soprattutto, nelle ore notturne e tra i più giovani, preoccupano cittadini e commercianti. Da qui l’esigenza di aprire un confronto e chiedere interventi adeguati a chi di competenza. Per questo il circolo Almirante di Fratelli d’Italia si è fatto promotore di un dibattito pubblico al quale hanno aderito associazioni di categoria, organizzazioni dei commercianti e sindacati di polizia, con la collaborazione dei ragazzi di Gioventù Nazionale, movimento giovanile del partito presieduto da Silvio Rotundo, il circolo Oltre la meta presieduto da Pino Napoleone.
La testimonianza
Ad aprire il dibattito è stata Mena Pangallo, titolare di una creperia del quartiere marinaro, teatro, sabato scorso dell’ultimo episodio di violenza. «Alle 22.00, quando eravamo pronti per affrontare la serata di sabato, che è la sola in cui si lavora un po’ di più, è successo che sono intervenuta nel mentre c’era una lite tra ragazzi davanti il mio locale. Era una cosa molto più grave rispetto alle tante altre risse che succedono quasi ogni sabato. Ho pensato di intervenire per tirare fuori dai guai un ragazzino che era solo contro tanti, lo stavano pestando - racconta -. L’ho portato dento pensando di chiamare i genitori e chiuderla lì. Invece no. Dopo un po’ sono entrati una ventina di ragazzi, hanno rotto il vetro del mio locale e hanno cercato di riportare fuori quel ragazzino. Le forze dell’ordine sono arrivate dopo una mezz’oretta. Alla luce di quello che è successo chiedo sicurezza, e di poter lavorare tranquillamente. Adesso è successo a me, domani può succedere ad un altro».
La proposta di Brugnano
Una sicurezza invocata da più parti e «prima che ci scappi il morto» ha sottolineato il segretario nazionale del sindacato di polizia Fsp Giuseppe Brugnano che, oltre a evidenziare la carenza di uomini e mezzi, ha puntato il dito contro il sindaco e il questore della città, lanciando una proposta. «Qualcuno non può usare le tematiche della sicurezza a intermittenza. Il sindaco Abramo non può giocarsi il suo futuro politico su viale Isonzo quando amministra questa città da venti anni. Non ci facciamo prendere per i fondelli da nessuno, vogliamo concretezza e da qui deve nascere qualche idea. La nostra idea è quella di mettere in piedi un tavolo straordinario su questo quartiere - ha aggiunto Brugnano - che diventa poi ordinario. Rivolgo un appello al nostro questore, a chi è al vertice della nostra amministrazione. Non si può parlare di sicurezza o di insicurezza in questo quartiere e poi aumentare i controlli amministrativi alle attività commerciali. Non è questa l’insicurezza percepita».
La posizione del Comune
E’ stato un dibattito dai toni accesi dunque nel corso del quale è intervenuto il presidente del consiglio comunale di Catanzaro Marco Polimeni secondo il quale una prima risposta sarà data dal progetto di 2 milioni del sistema di videosorveglianza. Sono pochi invece gli uomini della polizia locale. «Abbiamo circa 40 uomini di cui 12 destinati alla viabilità. Sono chiaramente troppo pochi per immaginare che il vigile urbano possa stare in ogni dove a sedare eventuali risse o situazioni di difficoltà. E’ chiaro che bisogna farne un utilizzo attento perché rafforzare troppo la presenza sulle strade dei vigili significherebbe scoprire altri servizi di altrettanta importanza come l’ambiente o l’edilizia. Cerchiamo di fare tutto con le nostre risorse. E’ molto difficile ma siamo ogni giorno in trincea». Nel corso dell’incontro, moderato da Sonia Libico portavoce del circolo Almirante, sono intervenuti anche Gianfranco Morabito segretario provinciale del Silup e Sergio Riga segretario provinciale del Sap.