Un disastro inaspettato. Il Comune di Lamezia Terme interviene sull’emergenza venutasi a creare in seguito al maltempo delle ultime ore, spiegando tempistiche e modalità degli interventi messi in campo. Di corsa, spiega, dato che l’allerta diramata non lasciava prevedere quanto poi accaduto.

«Il messaggio di allertamento unificato della Regione Calabria n. 327 delle ore 13,00 di domenica 20/10/24 indicava livelli di allertamento “giallo” per la Zona 3 (ove è compresa la Città di Lamezia Terme) a partire dalle ore 13,00 alle ore 24,00 di domenica 20/10/24 nonché dalle ore 00:00 alle ore 24,00 di lunedì 21/10/24», si legge in una nota dell’amministrazione».

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Che prosegue: «In presenza di detta situazione di cd. allerta “gialla”, caratterizzante un numero considerevole di giornate nel corso dell'anno, non si adottavano ovviamente provvedimenti di natura straordinaria né si disponeva o poteva disporre la chiusura degli Istituti Scolastici».

«Alle ore 23:31 di domenica 20/10/24 veniva, poi, emessa comunicazione di superamento soglie eventi in corso con fenomeno di Livello 3 riguardante tra gli altri il Comune di Lamezia Terme – continua il Comune –. Si procedeva, quindi, ad immediata attivazione del C.O.C. Centro Operativo Comunale ed immediatamente si interveniva sulle emergenze più rilevanti ed in particolare su quella molto grave ed inerente lo straripamento in più punti degli argini del Fiume Amato e dei torrenti discendenti che aveva provocato l'allagamento di diversi tratti della SS 18 e di numerose proprietà private ed aziende, con gravi danni per i quali ci si riserva di richiedere lo stato di calamità naturale; nell'ambito del C.O.C. veniva anche attivata la Funzione di Assistenza alla Popolazione in forza della quale chiunque potrà rivolgersi all'ente per le necessarie attività di supporto».

«Venivano affidati lavori di somma urgenza – sottolinea l’amministrazione – espletati nell'immediatezza che impedivano possibili gravi danni sia ai beni che alla pubblica incolumità con emissione di relativa ordinanza sindacale con riferimento all'apertura della parte sabbiosa della foce a mare del collettore B nell'area ex SIR già oggetto di sequestro; si procedeva, altresì, ad immediato intervento presso le strutture pubbliche di pertinenza comunale con relativo sopralluogo e programmazione urgente dei lavori presso l'asilo nido di Lamezia Terme Sant'Eufemia costretto in ogni caso alla chiusura per alcuni giorni, come da specifica ordinanza sindacale, così come per necessario per alcuni plessi inerenti l'Istituto Comprensivo Manzoni-Augruso-Gatti; ancora, si attivavano immediatamente gli interventi sul manto stradale in Via Perugini ove era in parte franato il relativo tracciato a causa dell'eccessiva acqua incanalatasi nei sottoservizi».

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L’amministrazione risponde poi a qualche polemica sorta per la mancata chiusura delle scuole: «Con riferimento, poi, alle pretestuose polemiche inerenti la mancata chiusura delle scuole, si evidenzia che era oggettivamente impossibile procedere a ciò in quanto l'impossibilità della diffusione tempestiva della notizia, stante il superamento soglia avvenuto solo nelle ore notturne tra domenica e lunedì, avrebbe comportato un maggiore intasamento delle arterie di circolazione vedendosi in molti casi costretti in tanti, inconsapevoli della chiusura, a ritornare presso le proprie abitazioni con intuibili gravissimi disagi; in ogni caso, al di là di alcuni incolonnamenti e ritardi e di alcune specifiche situazioni verificatesi in limitati plessi, non risultano essersi verificati disagi nello svolgimento delle attività didattiche essendo le condizioni del tempo stabilizzatesi in positivo durante l'odierna giornata».

«Si ringraziano, infine, vivamente tutte le autorità che in maniera sinergica hanno fornito determinante apporto alla popolazione per limitare al massimo danni e disagi – conclude la nota – in presenza di una situazione assolutamente imprevedibile ed eccezionale che ha provocato la caduta in poche ore di una quantità di millimetri di acqua che solitamente si ha in circa 5 mesi».