Attraverso l'esame dell'attività di intercettazione gli inqiurenti sono riusciti a ricostruire anche il “modus operandi" dell'organizzazione che nel trasportare la sostanza stupefacente si avvaleva dell'ausilio dei componenti della famiglia - mogli, figli e nipoti - facendo loro detenere la sostanza stupefacente al fine di eludere un eventuale controllo delle forze di polizia.

 

L'accordo

Damiano Amato si deve recare a viale Isonzo n. 222 presso un appartamento in cui viene detenuta la sostanza stupefacente al fine di andare a prenderne una quantità imprecisata da consegnare a Fabio Buccino che a sua volta deve provvedere alla consegna a tale si organizza e come da “modus operandi" fa salire in auto la cognata Annamaria Passalacqua e chiede di chiamare la nipote.

 

La bambina

Gli inquirenti registrano la conversazione all'interno dell'auto nel corso della quale Amato Damiano chiede a Annamaria Passalacqua che sale in auto, dove sia la piccola nipote. Annamaria Passalacqua risponde che sta sopra e di lasciarla stare che fa freddo ma Damiano insiste: “No è buono che viene lei che sono bambini". Annamaria Passalacqua dice di andarla a chiamare. Lo sportello si apre e Amato dice: "Sali, sali un attimo". La bambina infastidita non vuole andare e quindi piange. Annamaria la bacia al fine di farla calmare. Annamaria raccomanda alla bambina di coprirsi che fa freddo. Si sente ancora Annamaria e la bimba parlare. Amato abbassa poi il finestrino e dice: "Portala dentro". Parla con la bimba e la bambina dice che deve andare a fare la pipì ed Annamaria dice: "Adesso la fai a casa". La bimba dice che gli scappa e Amato risponde: "Vai sopra a farla e muoviti. Vai, vai. Vai dalla nonna e vieni". Annamaria dice di andare e Amato insiste: "Muoviti". Annamaria chiede: "Ma che dobbiamo fare?" Amato risponde: "Deve venire Fabio ca ma dava portare chillu cosu". La bimba dice: "Ti porti a coso, a Lelluccio" ma Annamaria la rimprovera: "Smettila". La bambina aggiunge: "Sempre io devo venire".

 

Luana Costa