Emergenza in tilt al Nicola Giannettasio dove i tempi degli esiti sui pazienti si allungano. Code interminabili e disagi
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Pronto soccorso di Rossano in emergenza. A nulla è valso il grido d’allarme pervenuto nei giorni scorsi dal personale infermieristico rivolto ai vertici regionali della sanità calabrese in cui si denunciava la precarierà e la vulnerabilità degli ambienti promiscui interni alla struttura. E, nelle ultime ore, sono esauriti anche i tamponi rapidi, test processati sempre nei laboratori del nosocomio che permettono però di avere il risultato in tempi più veloci.
Il che ha determinato ulteriori assembramenti e concentrazioni preoccupanti tra pazienti ordinari, sospetti covid e covid. Quello appena terminato è stato un week-end dai grandi flussi, da e per il pronto soccorso di Rossano. Attualmente si segue il percorso ordinario dei tamponi molecolari inviati al laboratorio che processa seguendo i tempi previsti senza il carattere d’urgenza.
Ciò determina lunghe code, anche di ambulanze, nei pressi del presidio ospedaliero Nicola Giannettasio congestionato. Ieri, in tarda serata, proprio nello spazio antistante il presidio rossanese una donna si è accasciata a terra ed è rimasta distesa sull’asfalto immobile per una quindicina di minuti in attesa dell’arrivo del 118 i cui sanitari sono successivamente intervenuti e trasportata in altro nosocomio. A presidiare l’area gli uomini del commissariato di pubblica sicurezza di Corigliano Rossano.