L'istituto Pertini-Santoni ha voluto rendere omaggio a Giuseppe Parretta, freddato lo scorso 13 gennaio nel centro storico della città pitagorica
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Giuseppe Parretta continua a vivere nella scuola che frequentava: si è tenuta, infatti, questa mattina l'inaugurazione dell'auditorium dell'istituto Pertini-Santoni di Crotone, dedicato al diciottenne ucciso barbaramente lo scorso 13 gennaio all'interno della sede dell'associazione “Libere Donne”, nel centro storico. Tanta commozione negli occhi dei suoi compagni – tutti vestiti di bianco - della madre Katia Villirillo e dei docenti della scuola quando i ragazzi hanno svelato la targa intitolata a Giuseppe. Momenti toccanti anche quando i suoi amici, a turno, hanno voluto rivolgergli un pensiero.
«E' un giorno importante – ha dichiarato la madre – che dimostra la sensibilità – di questa scuola verso un allievo e un lavoratore. Giuseppe, nonostante il lavoro, amava tornare a scuola perchè era una seconda famiglia. Era un ragazzo solare, umile e onesto: anche quando aveva un piccolo debito, onorava le sue cose. Un ragazzo di princìpi importanti, forti e veri. Siamo noi, come associazioni, genitori e istituzioni che dobbiamo impegnarci a dare ai giovani le opportunità che mancano; il nostro compito è quello di andare a costruire il futuro dei ragazzi. Spero che questo momento magico di oggi sia l'inizio di tante cose a vantaggio dei nostri giovani».
«Per noi è una giornata speciale – ha dichiarato Vito Sanzo, dirigente scolastico del “Pertini-Santoni” - in questo stesso auditorium ci siamo riuniti tante volte cercando di riflettere su quanto accaduto a Giuseppe. Quello di oggi è un momento che rappresenta la chiusura del cerchio aperto in quella giornata, e non un punto d'arrivo perchè i ragazzi da questo auditorium devono ripartire con la consapevolezza che possono e devono cambiare la storia della città e della società».
Presenti all'inaugurazione anche il parroco della chiesa di Santa Chiara don Giovanni Barbara, don Giosy Cento, il vicesindaco Antonella Cosentino, il portavoce e giornalista Francesco Vignis, la poetessa Raffaella Trusciglio, e i citati Vito Sanzo e Katia Villirillo.
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